L'oro di Cuba

ITALIA 2008
La Rivoluzione Cubana compie cinquant'anni. Per mezzo secolo gli occhi del mondo sono stati puntati su Cuba, paese affascinante, pieno di contraddizioni, dotato di una forte personalità politica e culturale e simbolo della lotta contro il capitalismo. Giuliano Montaldo da un lato ripercorre la storia dell'isola caraibica nei suoi momenti più esaltanti e in quelli più deludenti. Dall'altro dà la parola ai giovani, alle loro aspettative, ai sogni, alle speranze per il futuro del loro Paese.
SCHEDA FILM

Regia: Giuliano Montaldo

Soggetto: Giuliano Montaldo

Sceneggiatura: Giuliano Montaldo, Francesca Muci

Fotografia: Raffaele Mertes

Musiche: Paolo Perna

Montaggio: Simona Paggi

Suono: Alessandro Feletti

Durata: 74

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Produzione: LORRAINE DE SELLE DU RÉAL, MICOL PALLUCCA PER FIDIA FILM, RAI CINEMA

Distribuzione: O1 DISTRIBUTION-HOME VIDEO

NOTE
- FUORI CONCORSO ALLA 66. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2009).
CRITICA
"Dirotta su Cuba. Giulianone (copyright Federico Fellini) Montaldo fa tappa nell'isola caraibica allo scoccare dei cinquant'anni della rivoluzione. Primo perché non c'è mai stato. Secondo perché la vuole vedere con i suoi occhi, prima che l'unicità dell'esperienza cubana diventi una pagina, girata, di un libro di storia. 'L'oro di Cuba', inizia proprio con un elenco d'immagini d'epoca che ritraggono ribellioni sociali avvenute nel ventesimo secolo: (...) In questo, va detto, Montaldo e compagnia filmante (Francesca Muci alla sceneggiatura, Simona Paggi al montaggio) adottano una palese benevolenza illustrando soprattutto arti e mestieri che hanno reso il popolo cubano realmente alla pari, e oggettivamente all'avanguardia, rispetto al resto del mondo. 'La medicina, lo sport, la musica, la cultura, la ricerca, la creatività, l'istruzione sono conquiste innegabili di questi cinquant'anni', racconta il regista di storici capolavori come 'Tiro al piccione' e 'Una bella grinta'" (Davide Turrini, 'Liberazione', 11 settembre 2009)

"Nel cinquantenario della rivoluzione, forse uno sguardo meno reticente, meno occidentale e più meticcio servirebbe meglio e con più oggettività le ragioni di un popolo orgoglioso e indomabile, piuttosto che le esibizioni sportive di Castro, reperto purtroppo a noi non sconosciuto di una propaganda ottusa e rozza." (Giacomo Mancini, 'Il Riformista', 11 settembre 2009)