L'ombra del vampiro

Shadow of the Vampire

GRAN BRETAGNA 2000
TRAMA BREVE
In Germania, nel 1921, Friederich Wilhelm Murnau sta girando il film 'Nosferatu il vampiro'. Determinato a realizzare il film nella maniera più realistica possibile, ha scritturato un vero vampiro, Max Schreck, il cui strano comportamento viene giustificato sul set da Murnau come un originale metodo di recitazione. Come ricompensa al vampiro è stata promessa Greta, la protagonista, che dovrà essere sua al termine delle riprese. Ma Schreck non sembra affatto disposto ad attendere oltre per gustare il sapore del sangue.

TRAMA LUNGA
A Berlino nel 1921 il regista Friederich Wilhelm Murnau sta girando "Nosferatu il vampiro". Determinato a girare il film nella maniera più realistica possibile, Murnau sceglie un autentico vampiro, Max Schreck. La troupe si trasferisce in Cecoslovacchia per girare in esterni. Qui arrivano Schreck e il nuovo operatore Fritz Wagner, dopo che il precedente, Muller, ha avuto un misterioso collasso. Per ultima arriva anche Greta, la protagonista femminile. Mentre Alvin, il produttore, sollecita il rispetto dei tempi di lavorazione, Schreck, confondendo se stesso e il personaggio, rivela che la moglie, morta di parto, ogni notte gli appare e lo ha trasformato in quello che è. Ora Murnau ordina il ciak della scena in cui Greta è sul letto e il vampiro la soccorre. Per Schreck la commozione è troppo forte. In preda a raptus di innamoramento, uccide Wagner, poi Alvin, quindi si getta su Greta sanguinante. Murnau non interrompe le riprese e alla fine dice: "Grazie, credo che questa sia buona".
SCHEDA FILM

Regia: E. Elias Merhige

Attori: John Malkovich - Murnau, Willem Dafoe - Max Schreck, Udo Kier - Albin Grau, Cary Elwes - Fritz Arno Wagner, Catherine McCormack - Greta Schröder, Eddie Izzard - Gustav von Wangenheim, Aden Gillett - Henrik Galeen, Nicholas Elliott - Paul, Ronan Vibert - Wolfgang Muller

Soggetto: Steven Katz

Sceneggiatura: Steven Katz

Fotografia: Lou Bogue

Musiche: Dan Jones

Montaggio: Chris Wyatt

Scenografia: Assheton Gorton

Costumi: Caroline de Vivaise

Effetti: Steve Boag, Martin Bullard, Craig Chandler, Charles Green, General Screen Enterprises, Ciné Image

Altri titoli:

Burned to Light

Durata: 92

Colore: C

Genere: DRAMMATICO HORROR

Specifiche tecniche: 35MM, DE LUXE

Produzione: SATURN FILMS, LONG SHOT PICTURES, BBC FILMS, DELUX PRODUCTIONS, LUXEMBOURG FILM FUND, METRODOME FILMS, SHADOW OF THE VAMPIRE LTD., PILGRIM FILM LTD.

Distribuzione: CDI - BUENA VISTA

TRAILER
NOTE
- CANDIDATO ALL'OSCAR 2001 PER MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA (WILLEM DAFOE), MIGLIOR TRUCCO (ANN BUCHANAN E AMBER SIBLEY).
CRITICA
"Bella idea, cast di lusso (Malkovich è Murnau, Dafoe fa Nosferatu), suggestione intermittente. Difficile girare un 'making off' immaginario senza farsi vampirizzare dall'idea". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 2 febbraio 2001)

"John Malkovich interpreta il regista Murnau, e Willem Dafoe interpreta il calvo demoniaco e magrissimo Schreck, davvero molto bene: ma la trovata che pareva così cinefila e brillante si rivela un'idea di carta, perde efficacia concretandosi sullo schermo". (Lietta Tornabuoni, 'La stampa', 2 febbraio 2001)

"Ambienti e costumi nerissimi, visi pallidi, di gesso, serpeggiante angoscia e un William Dafoe che come vampiro-star è spaventoso, esilarante nella scelta di esagerare". (Lisa Matthews, 'La Repubblica delle donne', 12 settembre 2000)

"Nell' 'Ombra del Vampiro', ricostruendo il set di 'Nosferatu', il regista Elias Merhige cerca di fondere il fascino del maestro espressionista con quello del suo personaggio, spingendosi oltre i limiti della follia. L'esercizio, assai ambizioso, non è del tutto riuscito. Ma Malkovich è un Murnau sottile e tormentato, così come è bello immaginarselo. E non è male neppure Willem Dafoe, sinistramente somigliante a Max Schreck, l'attore dalle orecchie appuntite e le mani troppo adunche per accarezzare un collo, che forse si identificò troppo nella parte". ('Carnet', settembre 2000)

"Film tra i più eccentrici, 'L'ombra del vampiro' dà il meglio di se nelle scenografie, nei costumi, nel trucco: risultato tanto più apprezzabile per una produzione costata la modesta cifra di otto milioni di dollari ma riesce a dimostrarne parecchi di più. E' difficile negare l'eleganza formale dell'operazione; invece se ne può lamentare la freddezza intellettualistica e di gusto fin troppo cinefilo: col risultato che, verso la fine, il film annaspa come non sapesse bene dove andare a parare". (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 10 febbraio 2001)