L'isola delle vergini

Island of Lost Women

USA 1959
Il giornalista Mark Bradley parte per l'Australia sull'aereo pilotato da Joe Walker. A causa di un'avaria al motore, il velivolo è costretto a un atterraggio di fortuna su un'isola sperduta dell'Oceano Pacifico. L'isola è abitata dal professor Lujan e dalle sue tre figlie, Venere, Urania e Mercuria. Mentre il vecchio scienziato dà in escandescenze alla vista dei due giovani, le tre ragazze rimangono interdette perché nella loro vita non hanno mai visto un uomo giovane. Il professor Lujan è un componente dell'Istituto di Tecnologia della California scomparso quindici anni prima perché convinto che il mondo fosse sulla strada dell'autodistruzione. Mark vorrebbe diffondere la notizia del suo ritrovamento ma lo scienziato si oppone impedendo, anzi, ai due uomini di lasciare la sua isola e dando fuoco al loro aereo con un lanciafiamme. Venere e Mercuria decidono di aiutare i due stranieri a tornare a casa a bordo di una zattera ma la loro sorella Urania svela al padre il piano di fuga. Lujan allora prende Joe prigioniero e lo chiude nel suo laboratorio. Temendo il peggio, Urania si impadronisce del lanciafiamme del padre e, prima che lui possa fermarla, dà fuoco al laboratorio. Joe e Mark riescono a salvare la vita a Lujak e alle sue tre figlie ma l'esplosione, avvertita fino in Australia, attrae l'attenzione della civiltà civile. Per lo scienziato è la fine dell'esilio.
SCHEDA FILM

Regia: Frank Tuttle

Attori: Jeff Richards - Mark Bradley, Venetia Stevenson - Venere, John Smith - Joe Walker, Diane Jergens - Urana, June Blair - Mercuria, Alan Napier - Dr. Paul Lujan, Gavin Muir - Dr. McBain, George Brand - M. Hugh Garland

Soggetto: Prescott Chaplin

Sceneggiatura: Ray Buffum

Fotografia: John F. Seitz

Musiche: Raoul Kraushaar

Montaggio: Roland Gross

Scenografia: Jack T. Collis

Costumi: Howard Shoup

Durata: 67

Colore: B/N

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: JAGUAR PRODUCTIONS

Distribuzione: WARNER BROS.

CRITICA
"Si tratta di un lavoro ingenuo e di scarso interesse; interpretazione superficiale." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 46, 1959)