L'intrus

Ottimo nella confezione, ma sterile nel contenuto il film di Claire Denis. A lui la palma della delusione

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FRANCIA 2004
Alla vigilia di un trapianto di cuore, Louis Trebor decide di lasciare il nascondiglio dove ha condotto tutta la sua esistenza per andare alla ricerca di una nuova vita, più bella, senza ostacoli né dispiaceri...
Dalle montagne francesi del Giura, al confine svizzero, da Ginevra a Pusan nella Corea del sud e così via fino ai mari del sud
SCHEDA FILM

Regia: Claire Denis

Attori: Michel Subor - Louis Trebor, Béatrice Dalle, Grégoire Colin, Katia Golubeva, Bambou, Lolita Chamman, Dong Ho Kim, Se-Tak Chang, Park Hong-Suk, Edwin Alin, Florence Loiret, Alex Descas

Soggetto: Jean-Luc Nancy

Sceneggiatura: Claire Denis, Jean-Pol Fargeau

Fotografia: Agnès Godard

Musiche: S.A. Staples

Montaggio: Nelly Quettier

Scenografia: Arnaud de Moléron

Costumi: Judy Shrewsbury

Altri titoli:

The Intruder

L'intruso

Durata: 130

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:2,35), SCOPE

Tratto da: omonimo libro autobiografico di Jean-Luc Nancy

Produzione: HUMBERT BALSAN PER OGNON PICTURES, ARTE FRANCE

NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 61.MA MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA (2004).
CRITICA
"Agnès Godard, direttore della fotografia di 'L'intruso', diretto con inusuale pathos da Claire Denis e montato provocatoriamente da Nelly Quettier, porta sulle spalle la responsabilità maggiore della tenuta del film francese in concorso di ieri. Un'avventura tutta interiore (è un cuore tutto nuovo, e trapiantato, a dare senso al titolo), un thriller noir e obliquo (nel quale avvengono delitti efferati al coltello, ma nell'infraconscio) che porta Louis Trebor, signore di mezza età che vuole continuare a essere robusto e sensuale e non lasciarsi soffocare dalla depressione della vecchiaia incalzante, all'estroversione totale. (...) Le luci, tornando a Agnés Godard, sono sempre il cuore di un film (la regia è il cervello? Il montaggio i nervi?) e l'intrusione più profonda in un test letterario (in questo caso il romanzo semiautobiografico del filosofo Jean-Luc Nancy) avviene sempre proprio sulla superficie dello schermo." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 10 settembre 2004)

"La francese Claire Denis, forte solo del bel volto del suo attore Michel Subor, propone 'L'intruso' dove non si capisce un'acca. (...) Solo perché ne parla la regista riferiamo che sullo sfondo aleggia, in compagnia di certe memorie letterarie (Stevenson e i mari del sud), la suggestione di ritrarre un essere umano rabbiosamente aggrappato alla vita. Altro che Placido, qui siamo nell'allucinazione piena." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 10 settembre 2004)