LINEA DI SANGUE - SWITCHBACK

SWITCHBACK

USA 1997
Frank La Crosse, inflessibile agente dell'Fbi, sta dando la caccia da più di un anno a Bob, uno spietato serial-killer che lui tempo prima aveva fatto arrestare ed ora, per vendetta, ha rapito il suo figlio adolescente. Bob si trova ora ad Amarillo, nel Texas, dove è tempo di elezioni per lo sceriffo. Il capo della polizia si è candidato ed il vecchio sceriffo, sempre rieletto da molti anni, capisce che, per restare in carica, deve assicurarsi il merito della cattura del delinquente. Quando vengono a sapere che c'è in mezzo il suo figlioletto, i capi Fbi vorrebbero estromettersi dal caso La Crosse. Questi però disubbidisce e, con l'aiuto dello sceriffo, raggiunge il Colorado, dove è segnalato il killer in fuga. Su un treno in corsa, i due s'incontrano e, dopo una drammatica lotta, La Crosse uccide Bob, senza però essere riuscito a sapere dove si trova il figlio. Lo sa però Lane, un giovane cui Bob tempo prima aveva dato un passaggio in macchina. Lane lo rivela a La Crosse che può finalmente riabbracciare il figlio.
SCHEDA FILM

Regia: Jeb Stuart

Attori: Orville Stoeber, Robert Himber, Michael K. Osborn, Stuart Proud Eagle Grant, Gregory Scott Cummins, Leo Burmester - Shorty, Danny Glover - Bob, Jared Leto - Lane, Ted Levine - Nate, William Fichtner - Capo Polizia, R. Lee Ermey - Sceriffo Olmstead, Dennis Quaid - Frank, Julio Oscar Mechoso

Soggetto: Jeb Stuart

Sceneggiatura: Jeb Stuart

Fotografia: Oliver Wood

Musiche: Basil Poledouris

Montaggio: Conrad Buff IV

Scenografia: Jeffrey Howard (II)

Costumi: Betsy Heimann

Durata: 114

Colore: C

Genere: THRILLER

Produzione: GALE ANNE HURD

Distribuzione: I.I.F. (1998)

CRITICA
"Prolisso, senza troppi colpi di scena e girato con poca originalità creativa, questo film, scritto e diretto da Jeb Stuart e prodotto da Gale Anne Hurd, s'inserisce in un filone ormai esaurito, quello del thriller seriale, se privato di un'angolatura particolare. Elezioni e verità, potere e famiglia, ricatti e vecchi segreti, in un 'on the road' mortale che si consuma tra i ghiacci e nel quale debolissimi appaiono movente e implicazioni psicologiche. A tratti improbabile, il film non accontenta, così, né gli amanti dell'intreccio raffinato, né quelli del cinema fracassone, che qui offre un saggio di sé solo nel sottofinale ad alta velocità (del treno in corsa) e incredibilità (degli eventi)". (Claudio Fontanini, 'Film')