L'INCENDIO DI ROMA

ITALIA 1965
A Menecrate, capo dei pretoriani viene affidato l'incarico di catturare e uccidere tutti i cristiani con l'aiuto di Marco Valerio, giovane console di ritorno da trionfali campagne nelle Gallie, al quale la cosa appare poco onorevole, come ben poco convincente appare l'atteggiamento del folle tiranno Nerone. Nel corso dell'irruzione nelle catacombe, Marco Valerio ha la sorpresa di trovare fra i cristiani, Giulia la donna che ama, e la fa fuggire. Arrestato e condannato a combattere fra i gladiatori nel circo, il giovane tribuno riesce a rifugiarsi nella casa di Matro Simone ove ha modo di ascoltare con interesse il Verbo di Cristo. Per catturarlo, Menecrate ordina la crocifissione di molti cristiani, tra i quali è la stessa madre di Marco Valerio. Il giovane allora interviene, e mentre Roma viene data alle fiamme, si scontra con Menecrate uccidendolo; poi si allontana in compagnia di Giulia.
SCHEDA FILM

Regia: Guido Malatesta

Attori: Lilli Dorelli, Peter Dobric, Riccardo Pizzuti, Franco Daddi, Mimmo Maggio, Anita Todesco, Massimo Carocci - Giovane Cristiano, Franco Fantasia - Clodio, Mario Feliciani - Seneca, Cristina Gajoni - Giulia, Lang Jeffries - Marco Valerio, Vladimir Bacic, Luciano Marin - Fulvio, Demeter Bitenc - Menecrate, Moira Orfei - Poppea, Vladimir Medar - Nerone, Evi Maltagliati - Livia Augusta

Soggetto: Giorgio Marzelli

Sceneggiatura: Guido Malatesta

Fotografia: Aldo Greci

Musiche: Guido Robuschi, Gian Stellari

Montaggio: Enzo Alfonsi

Scenografia: Oscar D'Amico

Durata: 83

Colore: C

Genere: STORICO

Specifiche tecniche: CINEMASCOPE EASTMANCOLOR

Produzione: GIORGIO MARZELLI PER GMC - JADRAM FILM (BELGRADO)

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
TITOLO IN FRANCIA: ROME EN FLAMMES
CRITICA
" (...) L'idea del produttore - soggettista era (...) di mostrarci Roma in fiamme. (...) E' stato sfortunatamente mal secondato dal regista che consacra l'ultima mezz'ora all'esposizione dei modellini animati, alla sfilata di trucchi grossolani e figuranti frettolosi (...)". (J.J. Depuich, "Saison '73", Parigi 1973).