Le deliranti avventure erotiche dell'agente speciale Margò

Per indagare sull'assassinio di un omosessuale stranamente somigliante ad Hitler, la Polizia invia in un piccolo paese americano arroccato fra fiumi e foreste una prosperosa agente speciale - Margò - che, tanto per cominciare, uccide un camionista che l'ha violentata dopo averle dato un passaggio. Omero, lo sceriffo del luogo, avendo assistito all'episodio, le promette di chiudere il proprio rapporto con una certificazione di accidentalità, purché ovvie "prestazioni" siano a lui riservate. Margò accetta, dopo di che Omero sistema la donna in una taverna, gestita da Paul e da sua moglie Alice (una omosessuale in costante relazione con una ragazza di colore). Una sera in cui l'agente Margò esordisce nel locale in qualità di cantante e ballerina, per il sollazzo di tutti i boscaioli della zona, attirati dalle sue grazie, un tipo, più arrogante e gigantesco degli altri, violenta Margò ed Alice, provoca risse e distruzione e ferisce gravemente lo sceriffo, il quale a sua volta sopprime il boscaiolo. Solo a questo punto l'agente in gonnella scoprirà che il defunto omosessuale Adolfo è stato fatto fuori da Alice, gelosa del marito Paul che, a quanto pare, se la intendeva con il filonazista. Dopo di che Margò rientra alla base e si rimette la sua divisa, non senza far l'occhiolino al proprio superiore diretto.