L'angelo del male

La bête humaine

FRANCIA 1938
Giacomo Lantier, macchinista ferroviario, ha delle tare ereditarie che gli provocano autentiche crisi di pazzia. Il capostazione Roubaud accortosi che sua moglie Severina lo tradisce con un bellimbusto, uccide il giovanotto davanti agli occhi di lei. La donna dopo tale delitto odia il marito e diviene l'amante di Giacomo. I due si accordano per uccidere il capostazione e per vivere uniti e liberi, ma il destino ha in serbo ben altro per loro.
SCHEDA FILM

Regia: Jean Renoir

Attori: Jean Gabin - Giacomo Lantier, Fernand Ledoux - Roubaud, Simone Simon - Severina, Tony Corteggiani - Dabadie, il capo sezione, Blanchette Brunoy - Flore, Gérard Landry - Dauvergne, Jenny Helia - Philomene, Colette Régis - Victoire, Claire Gérard - Viaggiatrice, Charlotte Clasis - Zia Phasie, Jacques Berlioz - Grandmorin, André Tavernier - Giudice, Marcel Perez - Lampista, Jean Renoir - Cabuche, un bracconiere, Julien Carette - Pecqueux, Georges Spanelly - Camy-Lamotte (non accreditato, Maurice Marceau - Meccanico (non accreditato, Georges Péclet - Ferroviere (non accreditato, Jacques B. Brunius - Contadino (non accreditato, Guy Decomble - Ferroviere (non accreditato, Émile Genevois - Contadino (non accreditato, Léon Larive - Cameriere (non accreditato, Marcel Veyran - Cantante (non accreditato

Soggetto: Émile Zola - romanzo

Sceneggiatura: Jean Renoir - non accreditato, Denise Leblond - non accreditato

Fotografia: Curt Courant

Musiche: Joseph Kosma

Montaggio: Suzanne de Troeye, Marguerite Renoir

Scenografia: Eugène Lourié

Costumi: Laure Lourie - non accreditata

Aiuto regia: Suzanne de Troeye

Altri titoli:

The Human Beast

Judas Was a Woman

La bestia humana

Bestie Mensch

Durata: 105

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.37)

Tratto da: dal romanzo "La bête humaine" di Emile Zola

Produzione: ROBERT E RAYMOND HAKIM PER PARIS FILM PRODUCTION

Distribuzione: MINERVA - PANTMEDIA, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE (I CLASSICI DI ORESTE DEL BUONO)

TRAILER
NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO ALLA VII ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA (1939).
CRITICA
"Evocazione eccessivamente realistica di un ambiente malsano. Ottime tuttavia alcune sequenze ed efficace l'interpretazione." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 17, 1943)