Ladri di cadaveri

A Città del Messico avvengono misteriose sparizioni di lottatori che causano apprensione negli ambienti sportivi. Carlos Robles, ispettore di polizia, conduce le indagini insieme a Guglielmo Santana, suo antico compagno di sport; malgrado le più diligenti ricerche, il mistero rimane fitto. Un altro lottatore sparisce inspiegabilmente e di lì a poco se ne scopre il cadavere. Il responsabile di questi fatti impressionanti è in realtà Otto Kranz, un chirurgo pazzoide, il quale ritiene possibile di innestare nell'organismo umano il cervello di un antropoide, e non esita a sacrificare la vita degli individui più prestanti per ottenere le prove della sua assurda ipotesi. Per catturare il fantasmagorico assassino, Robles, d'accordo con Santana, decide di ricorrere all'astuzia. In pochi mesi un nuovo astro della lotta libera, che è lo stesso Santana, conquista l'ammirazione delle folle ed attira naturalmente anche l'attenzione del professore Kranz. Costui riesce però ad evitare la rete tesa dalla polizia e s'impadronisce di Santana, debitamente narcotizzato. Sottoposto all'operazione Santana sopravvive ma diventa un orrendo mostro, violento e brutale, che sparge intorno il terrore. Il mostro viene abbattuto dalla polizia: alla memoria di Santana (il quale era in realtà un agente della F.B.I) viene conferita un'alta onorificenza. Egli ha infatti sacrificato la vita nell'adempimento del dovere.