LA VALLE DELL'ODIO

ITALIA 1950
Gli abitanti di un paese di montagna, circondato da vasti boschi, sono abituati a valersi, senza spesa, di piccole quantità di legna per le loro necessità domestiche. Quando Giovanni Sedier, ricco industriale, diventa padrone di tutti i boschi circostanti, priva da un giorno all'altro i compaesani del vantaggio loro derivante da una ormai secolare tradizione di tolleranza. Il divieto di Sedier provoca un'aspra reazione: tra quelli, che più risolutamente si ribellano al divieto, si distinguano i Norigger. Tra i Sedier e i Norigger sorge così una mortale inimicizia. Accade che il figlio di Giovanni Sedier, Paolo, s'innamora di Maria, cugina di Francesco, capo della famiglia Norigger. Anche Francesco ama Maria, la quale invece ricambia il sentimento di Paolo. Ad una festa Maria si rifiuta di ballare con Francesco, che più tardi la vede ballare appassionatamente con Paolo. Esasperato, Francesco decide di dar fuoco alla segheria dei Sedier: Nei pressi della segheria trova Paolo con la bella cugina. I due uomini lottano aspramente e Paolo è colpito a morte. Nel fuggire Francesco cade e vien travolto dalla cascata. Maria dà alla luce un bimbo, figlio di Paolo: Giovanni Sedier da prima non vuol riconoscerlo, ma poi la voce del sangue è più forte dell'odio. Egli riconosce il nipotino e lo dichiara suo legittimo erede.
SCHEDA FILM

Regia: Adriano Zancarella

Attori: Ernesto Rovere - Paolo Sedier, Toni Marinez, Freda Montaperti, Ottavio Fedrossi, Antonio Strobl, Ilse Gary - Maria, Luis Messinesi

Soggetto: Adriano Zancanella, Talieno Manfrini

Sceneggiatura: Talieno Manfrini, Adriano Zancanella

Fotografia: Willy Sohm

Scenografia: Romano Conversano

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ADRIANO ZANCANELLA PER DOLOMITI FILM

Distribuzione: REGIONALE

NOTE
FILM DISTRIBUITO IN UNA ZONA CORCOSCRITTA E CHE NON RAGGIUNSE MAI LE GRANDI PIAZZE. PRESSOCHE' IGNORATO DA PUBBLICO E CRITICA.
CRITICA
"E' un lavoro modesto. Buona la fotografia". (Segnalazioni Cinematografiche, vol. XXIX del 1951).