LA TRAGEDIA DEL "TITANIC"

Il presidente di una grande società di navigazione che in seguito a amministrazioni disoneste e speculazioni borsistiche ha condotto la ditta al fallimento, punta tutte le sue carte per il riassetto finanziario sulla messa in linea del super transatlantico Titanic. Egli allo scopo di accrescere il prestigio della società e farne quindi rialzare le azioni, vuole che la prima traversata atlantica si compia a tempo di primato ed in tal senso impartisce precise disposizioni all'equipaggio. La traversata procede regolarmente tra la vita gaia e spensierata dei passeggeri che gremiscono le varie classi della nave; ma la presenza di ghiacci galleggianti rende pericolosa la navigazione. Il secondo di bordo fa presente la necessità di ridurre la velocità della nave e di procedere con le dovute cautele; ma il presidente si oppone recisamente e fatalmente la nave va a cozzare contro un iceberg che squarciandole un fianco ne provoca l'affondamento causando la morte di 1.500 persone.