La teoria svedese dell'amore

3/5
Scandinavia felix, mito e realtà? Il documentarista Erik Gandini (Videocracy) indaga, con brio

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SVEZIA 2015
È noto che la Svezia si sia costituita in una società perfettamente organizzata, spesso presa a modello e simbolo delle più alte conquiste del progresso umano. Erik Gandini, analizza con attenzione entomologica la società svedese e nella sua ricerca scopre che la ricetta per lo stile di vita nordico era stata preparata a tavolino dall'élite politica svedese, che in un manifesto pubblicato negli anni Settanta dello scorso secolo aveva decretato l'indipendenza assoluta degli abitanti come necessità e obiettivo per l'intero popolo. Indipendenza dei figli dai padri, delle mogli dai mariti, eccetera. Gli svedesi, capaci di accettare immediatamente le proposte ritenute giuste dalla maggioranza, si sono subito adeguati e da allora l'indipendenza del singolo è favorita a ogni livello sociale. Il documentario scava nella vera natura dello stile di vita svedese, esplorando i buchi neri di una società che ha creato il popolo più autonomo, costituendo una società perfettamente organizzata in cui tutti hanno le medesime opportunità per una esistenza indipendente.
SCHEDA FILM

Regia: Erik Gandini

Sceneggiatura: Erik Gandini

Fotografia: Vania Tegamelli, Carl Nilsson, Fredrik Wenzel, Lukas Eisenhauer, Kristian Bengtsson, Daniel Takács

Musiche: Johan Söderberg

Montaggio: Johan Söderberg

Altri titoli:

The Swedish Theory of Love

Durata: 90

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Produzione: ERIK GANDINI, JUAN PABLO LIBOSSART PER FASAD AB, IN COPRODUZIONE CON: SVT, FILM VÄST, INDIE FILM, ZENTROPA

Distribuzione: LAB 80 FILM (2016)

Data uscita: 2016-09-22

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI: SFI, DFI, NORDISK FILM & TV FOND, NFI, DR, YLE, NRK, PROGRAMMA MEDIA DELL'UNIONE EUROPEA.
CRITICA
"E' un documentario a tesi, che intende dimostrare come il modello di vita di quel Paese (libertà sessuale, indipendenza dei figli dai genitori ecc.) abbia prodotto un perverso individualismo, con esiti di anaffettività, solitudine, disumanizzazione." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica' 22 settembre 2016).

"La Svezia è quel paradiso di organizzazione di cui si parla? A vedere questo documentario di Gandini verrebbe da rispondere con un «ni». (...) sembra di vedere uno di quei film da futuro distopico, che ridà fiato ai nostri «mammoni»." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 22 settembre 2016)

"Negli ultimi decenni è stata considerata la nazione modello, capace di offrire un sostegno ideale ai propri cittadini. Eppure la 'civilissima' Svezia nasconde non poche ombre, raccontate nel documentario di Erik Gandini (...) che dimostra come dietro il mito dell'autonomia individuale si nascondano solitudine e povertà spirituale." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 23 settembre 2016)