La scure di guerra del capo Sioux

The Lawless Eighties

USA 1957
Linc Prescott, un abile pistolero, viene ingaggiato da Grat Bandas, un agente governativo incaricato di recarsi a Deadwood per provvedere agli indiani. Bandas, però, è un disonesto che ha intenzione di impadronirsi dei beni che dovrebbe distribuire tra gli indiani e, per farlo, ha pensato di spingere bianchi e indiani alla guerra. L'unica persona che ha compreso le sue manovre e le vuole contrastare è il predicatore Van Orsdel. Quando Linc si trova a dover salvare la vita a Van da un'imboscata tesagli dagli uomini di Bandas, capisce la vera natura del suo datore di lavoro e preferisce licenziarsi. Intanto, per accelerare i tempi, Bandas ha fatto incendiare dai suoi uomini una fattoria isolata facendo ricadere la colpa sugli indiani. Van stesso chiede al capo dei Sioux che gli consegni i colpevoli ma il capo indiano si presenta di persona per chiarire che la sua gente non è colpevole perché l'incendio è stato appiccato da uomini bianchi. Il sioux sta per essere linciato e solo Linc e Van sanno chi è il vero colpevole...
SCHEDA FILM

Regia: Joseph Kane

Attori: Buster Crabbe - Linc Prescott, John Smith - William Wesley Van Orsdel detto Brother Van, Marilyn Saris - Lynn Sutter, Ted de Corsia - Grat Bandas, Anthony Caruso - Wolf, John Doucette - Art 'Pig' Corbin, Frank Ferguson - Owen Sutter, Sheila Bromley - Myra Sutter, Walter Reed - Capitano Ellis North, Robert 'Buzz' Henry - Piccolo Wolf, Robert Swan - Loman, Will J. White - Tenente Reed

Soggetto: Alson Jesse Smith

Sceneggiatura: Kenneth Gamet

Fotografia: Jack A. Marta

Musiche: Jerry Roberts

Montaggio: Joseph Harrison

Scenografia: Ralph Oberg

Costumi: Alexis Davidoff

Durata: 71

Colore: B/N

Genere: WESTERN

Specifiche tecniche: 35 MM, NATURAMA

Tratto da: romanzo "Brother Van" di Alson Jesse Smith

Produzione: VENTURA PICTURES CORPORATION

Distribuzione: GLOBE

NOTE
- IL MUSICISTA GERALD ROBERTS NON E' ACCREDITATO NEI TITOLI.
CRITICA
"E' un western di modesta fattura, in cui riappaiono i motivi consueti e i personaggi tradizionali. Mediocri la regia e l'interpretazione." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 42, 1957)