La porta sbarrata

The Shuttered Room

GRAN BRETAGNA 1967
Due giovani sposi, Mike e Susanna Whately, raggiungono in auto un'isola vicino a New York per trascorrere alcuni giorni di vacanza in un vecchio mulino, nel quale Susanna, da piccola, abitava con i suoi genitori e dal quale era stata allontanata, per ragioni che ella non sa, dalla vecchia zia Agata. Alcuni abitanti dell'isola cercano di convincere i due a non mettere piede nel mulino, dicendo che in esso si cela uno spirito malvagio e sanguinario, apportatore di morte certa. Per quanto la stessa zia Agata, ancora viva, ripeta loro il consiglio di andarsene, Mike e Susanna, convinti che la storia si afrutto solo di superstizione, decidono di rimanere. Nel colmo della notte, una giovane abitante dell'isola, avvicinatasi all'auto dei Whately per rubarvi un paio di calze da donna, temendo di aver svergliato i padroni di casa, si rifugia in un'ala del mulino, ma lì, una mostruosa creatura l'assale, uccidendola. Il giorno dopo un lontano parente di Susanna, mentre Mike è lontano, tenuto prigioniero da alcuni giovinastri, cerca di aggredirla ma, durante l'inseguimento all'interno del m ulino, si imbatte anche lui nell'essere misterioso e , per sfuggirgli, mette un piede in fallo, precipita e muore. Quando, infine, la stessa Susanna sta per subire l'identica sorte, giungono Mike con la zia Agata e Susanna apprende che il demone non altri che...

una creatura che vive Nin una casa molto strana compie una serie di terribili omicidi ...
SCHEDA FILM

Regia: David Greene

Attori: Gig Young - Mike Kelton, Carol Lynley - Susannah Kelton/Sarah, Oliver Reed - Ethan, Flora Robson - Zia Agatha, William Devlin - Zebulon Whateley, Ann Bell, Rick Jones, Cella Hewitt, Bernard Kay, Judith Arthy

Soggetto: August Derleth, H.P. Lovecraft

Sceneggiatura: Nat Tanchuck, D.B. Ledrov

Fotografia: Ken Hodges

Musiche: Basil Kirchin

Montaggio: Brian Smedley-Aston

Scenografia: Brian Eatwell

Costumi: Caroline Mott, Hylan Baker

Durata: 101

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: TECHNICOLOR

Tratto da: libro "The Shuttered Room" di August Derleth e H.P. Lovecraft

Produzione: TROY SCHENCK

Distribuzione: SEVEN ARTS

CRITICA
"Il film descrive un angolo di mondo, alle porte della civile New York, ancora immerso nella superstizione. La ricerca di tensione drammatica e di effetti impressionanti è continuamente resa inefficace dal paesaggio in cui la vicenda si svolge. Tutt'altro che convincente l'interpretazione dei protagonisti." ("Segnalazioni cinematografiche", vol. 64, 1968)