La maggiore età

A Idade Maior

PORTOGALLO 1991
Il Portogallo, all'inizio degli anni settanta, vive gli ultimi giorni della dittatura di Salazar. Alex che abita con la madre, ha appena conosciuto suo padre, un soldato mandato a combattere in Africa. Un giorno la donna, saputo che l'uomo è rientrato in patria senza contattare la sua famiglia, decide di andarlo a cercare. Nel frattempo l'uomo ritorna a casa, trovando solo il piccolo Alex...
SCHEDA FILM

Regia: Teresa Villaverde

Attori: Ricardo Colares - Alex, Teresa Roby - Manuela, Joaquim de Almeida - Pedro, Vincent Gallo - Mario, Maria de Medeiros - Barbara, Helder Mendes - Postino, Miguel Mendes - Fidanzato di Barbara, Silvana Marques - Ragazza, Isabel Ruth - Professore, Márcia Breia, Marcello Urgeghe - Ragazzo a Lisbona, Margarida Marinho - Amica di Mario, Luis Lucas - Zio Luis, Adriano Luz - Uomo al bar, Vasco Sequeira - Nonno Vasco, Ana Vilante - Nonna, Teresa Faria - Nurse, Rosa Guerra, João Pedro Bénard - Amante di Barbara, Mário Castanheira - Amico di Pedro, Hugo Correia - Ragazzo di Lisbona, Maria João Luís - Zia, Joaquim Carvalho - Amico di Pedro

Soggetto: Teresa Villaverde

Sceneggiatura: Teresa Villaverde

Fotografia: Elfi Mikesch

Musiche: Franz Schubert, Wolfgang Amadeus Mozart

Montaggio: Vasco Pimentel, Manuela Viegas

Scenografia: Miguel Mendes

Altri titoli:

Alex

Am ende einer kindheit

Durata: 120

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: G.E.R., INVICTA FILMES, RADIOTELEVISAO PORTUGUESA, ZWEITES DEUTCHES FERNSEHEN

Distribuzione: CORALIE FILMS INTERNATIONAL

NOTE
-SUONO: VASCO PIMENTEL
CRITICA
Dalle note di regia: "La prima volta che sono stata su un set dal principio alla fine e con una funzione precisa, è stato con A Idade Maior. Non avevo la più pallida idea di come si facesse un film. Visto che non avevo praticamente esperienza, non sentivo il bisogno di isolare i problemi. Mi ricordo che arrivavo sul luogo delle riprese senza aver preparato nulla. Sapevo cosa volevo vedere sullo schermo e non mi importava se fosse semplice o complicato realizzarlo. Non ci pensavo neanche. Il mio rapporto col cinema era lo schermo, erano i film che avevo visto già fatti".