La grande corsa

The Great Race

USA 1965

Agli inizi del 1900 due uomini, Leslie, un galante ed inappuntabile gentiluomo, ed il professore Fate, una mente ingegnosa ma diabolica, si stanno battendo in mille modi per aggiudicarsi il primato sportivo automobilistico. Leslie, sicuro di battere l'avversario, induce il direttore di un giornale americano ad organizzare un lunghissimo raid da New York a Parigi per ogni tipo di automobile. Il giovane vi prende parte con una vettura lussuosissima, tutta bianca, con maniglie in ottone e foderata di cuoio rosso, mentre il diabolico Fate, dopo aver costruito un'automobile nera capace di sollevarsi di due metri dal suolo per mezzo di un elevatore a pantografo e dotata di cannoncino, di pungiglione e di apparecchi per produrre cortine fumogene, vi partecipa con il fido Carmelo, come lui pronto ad usare qualsiasi mezzo. Tra i due concorrenti riesce ad infilarsi la signorina Maggie Dubois, una graziosa e intraprendente giornalista, desiderosa di approfittare della clamorosa manifestazione per farsi un nome. La rocambolesca avventura si svolge dal Texas agli immensi iceberg del Polo Nord, dalla Russia alla Carpazia, per terminare presso la torre Eiffel, ove Fate giunge vincitore perché Leslie si è fermato alcuni metri prima del traguardo per dare a Maggie un bacio come prova di amore sincero.

SCHEDA FILM

Regia: Blake Edwards

Attori: Jack Lemmon - Professor Fate/Principe Frederick Hoepnick, Tony Curtis - Il Grande Leslie, Natalie Wood - Maggie Dubois, Peter Falk - Carmelo, Keenan Wynn - Hezekiah Sturdy, Arthur O'Connell - Henry Goodbody, Vivian Vance - Hester Goodbody, Larry Storch - Texas Jack, Dorothy Provine - Lily Olay, George Macready - Generale Kuhster, Ross Martin - Barone Rolfe Von Stuppe, Marvin Kaplan - Frisbee, Denver Pyle - Sceriffo, Hal Smith - Sindaco di Boracho, William Bryant - Guardia del corpo, Ken Wales - Guardia del corpo, Blake Edwards - Attaccabrighe, Charles Sell - Funzionario ferrovie (non accreditato, Hal Riddle - Panettiere (non accreditato, Joe Palma - Controllore (non accreditato, Chuck Hayward - Soldato (non accreditato, Chester Hayes - Uomo travestito da orso (non accreditato, J. Edward McKinley - Presidente (non accreditato, Frank Kreig - Starter (non accreditato, Charles Fredericks - Maestro di cerimonie (non accreditato, Charles Horvath - Attaccabrighe (non accreditato, Bob Herron - Guardia (non accreditato, Paul Smith - Primo impiegato (non accreditato, Johnny Silver - Panettiere (non accreditato, John Truax - Carceiere (non accreditato, Greg Benedict - Soldato (non accreditato, Paul Bryar - Poliziotto (non accreditato, Robert Carson - Vicepresidente (non accreditato, Clegg Hoyt - Uomo (non accreditato

Soggetto: Blake Edwards, Arthur A. Ross

Sceneggiatura: Arthur A. Ross

Fotografia: Russell Harlan, Nelson Tyler - fotografia aerea

Musiche: Henry Mancini

Montaggio: Ralph E. Winters

Scenografia: Fernando Carrere

Arredamento: George James Hopkins

Costumi: Donfeld , Edith Head - abiti di Natalie Wood

Effetti: Danny Lee, James B. Gordon (II), Linwood G. Dunn, Film Effects of Hollywood

Seconda unità: Harold Wellman - fotografia

Altri titoli:

Blake Edwards' The Great Race

Das große Rennen um die Welt

La carrera del siglo

La grande course autour du monde

Durata: 163

Colore: C

Genere: AVVENTURA COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM, CINEMASCOPE, TECHNICOLOR, PANAVISION

Produzione: MARTIN JUROW PER PATRICIA, JALEM PRODUCTIONS, REYNARD, WARNER BROS.

Distribuzione: WB - WARNER HOME VIDEO

NOTE

- PREMIO OSCAR NEL 1965 PER I MIGLIORI EFFETTI SPECIALI SONORI.

- NELLA VERSIONE ORIGINALE IL PRESONAGGIO DI PETER FALK SI CHIAMA 'MAX'.

CRITICA

"La tenue trama è il pretesto, non originale, per una lunghissima serie di gag, in prevalenza prive del mordente satirico e della felicità d'invenzione che potrebbe giustificare l'intero spettacolo. Nonostante l'impegno di tutti gli iterpreti principali e la messa in scena a volte stravagante, il film si rifugia troppo spesso in scenette buffonesche e stancamente farsesche." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 60, 1966)