LA DONNA CHE CI SEPARA

Nel 1940, durante l'occupazione nazista, il Servizio segreto fa lanciare con il paracadute in Francia un ufficiale francese, Pierre Wagnies alias Augustin, che dovrà contattare il capo della rete di spionaggio, Delancourt, suo vecchio amico. Questi dirige una palestra con ben frequentata piscina e sembra in eccellenti rapporti con il colonnello Von Bleicher, del servizio segreto germanico. Qui Augustin, il quale figura essere un piccolo industriale incontra Camille Laurens, cocainomane, cantante in locali di lusso, moglie divorziata dell'amico e sua ex-consorte. A Parigi c'è stato un guaio gravissimo: il Tenente Potier, uno degli ufficiali di Augustin, ha tradito - a detta di Delancourt - i compagni. Toccherà all'uomo inviato da Londra di ucciderlo, dopo che proprio insieme a Potier egli ha sorpreso in uno studio da scultore Von Bleicher nelle braccia di un vigoroso modello (complice anche lui dell'impresa dei due) e dopo aver preso delle foto per compromettere e ricattare il tedesco, che intanto si era incaricato di sorvegliare strettamente Camille. Forti dubbi assalgono Augustin: Delacourt non appare troppo disinvolto e troppo vicino ai tedeschi? Potier era veramente un traditore? e Camille stessa non provoca forse tra i due una gelosia e rivalità che si riverberano sui loro rispettivi compiti? Dopo una serie di avventure rischiose e di colpi di scena, Augustin viene preso dai tedeschi e seviziato, perché si vuole sapere da lui dove e quando avverrà la paventata invasione della Francia. L'uomo non parla e ora ha compreso che, per rendere quella operazione credibile, gli è toccato uccidere un innocente. Alla fine Bleicher, sotto il ricatto delle foto in mano a Delancourt e dello scandalo, cede e si fa uccidere da quest'ultimo. Augustin sarà salvo. Ma di tutta la vicenda molti lati restano oscuri e controversi e solo nel dicembre del 1945 Delancourt otterrà in giudizio l'assoluzione.