Kramer contro Kramer

Kramer vs. Kramer

USA 1979
Joanna, insoddisfatta della sua vita di madre, moglie e casalinga, un giorno abbandona suo marito Ted e il loro figlioletto Billy per ritrovare se stessa. Ted, pubblicitario in carriera, si ritrova a dover essere anche "mamma" e cerca di non far mancare niente al piccolo Billy. Qualche mese dopo, però, Joanna torna in città decisa ad ottenere l'affidamento di suo figlio. Da quel momento prende il via una battaglia legale senza esclusione di colpi che mette a dura prova la coppia e non risparmia neppure il piccolo Billy...
SCHEDA FILM

Regia: Robert Benton

Attori: Dustin Hoffman - Ted Kramer, Meryl Streep - Joanna Kramer, Jane Alexander - Margaret Phelps, Justin Henry - Billy Kramer, Howard Duff - John Shaunessy, George Coe - Jim O'Connor, JoBeth Williams - Phyllis Bernard, Bill Moor - Gressen, Howland Chamberlain - Giudice Atkins, Jack Ramage - Spencer, Jess Osuna - Ackerman, Nicholas Hormann - Intervistatore, Ellen Parker - La maestra, Shelby Brammer - La segretaria di Ted, Carol Nadell - Signora Kline, Donald Gantry - Il chirurgo, Peter Lownds - Norman, Kathleen Keller - Cameriera

Soggetto: Avery Corman - romanzo

Sceneggiatura: Robert Benton

Fotografia: Néstor Almendros

Montaggio: Gerald B. Greenberg

Scenografia: Paul Sylbert

Arredamento: Alan Hicks

Costumi: Ruth Morley

Altri titoli:

Kramer Versus Kramer

Durata: 105

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: PANORAMICO

Tratto da: romanzo omonimo di Avery Corman

Produzione: COLUMBIA PICTURES CORPORATION, STANLEY JAFFE PRODUCTION

Distribuzione: CEIAD BALMAS (1980) - VHS: COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO (WINNERS, SPEAK UP)

NOTE
- 5 OSCAR 1979: MIGLIOR FILM, MIGLIORE REGIA, MIGLIOR ATTORE (DUSTIN HOFFMAN), MIGLIOR ATTRICE (MERYL STREEP) E MIGLIOR SCENEGGIATURA NON ORIGINALE.

- DAVID DI DONATELLO 1980 COME MIGLIOR FILM STRANIERO, MIGLIORE ATTORE STRANIERO A DUSTIN HOFFMAN, DAVID SPECIALE A JUSTIN HENRY.
CRITICA
"Quest'opera eccelle per la semplicità della vicenda, per la gradualità del suo sviluppo, per il suo perfetto equilibrio per l'aderenza alle realtà umane e sociali, per la naturalezza delle interpretazioni, per l'originalità delle musiche". ("Segnalazioni cinematografiche", vol. 88, 1980)