Karate Kid IV

The Next Karate Kid

USA 1994
Questa volta a prendere lezioni di arti marziali e sapienza dal saggio Miyagi è una ragazza, Julie.....
SCHEDA FILM

Regia: Christopher Cain

Attori: Pat Morita - Sergente Kesuke Miyagi, Hilary Swank - Julie Pierce, Michael Ironside - Colonnello Dugan, Constance Towers - Louisa Pierce, Chris Conrad - Eric McGowen, Arsenio Trinidad - Abbot, Michael Cavalieri - Ned, Walton Goggins - Charlie, Eugene Boles - Sig. Harold Wilkes, Tom O'Brien - Gabe, Tom Downey - Morgan, Brian McGrail - T.J., Jim Ishida - Monaco, Rodney Kageyama - Monaco, Seth Sakai - Monaco

Soggetto: Robert Mark Kamen - personaggi, Mark Lee (II)

Sceneggiatura: Mark Lee (II)

Fotografia: László Kovács

Musiche: Bill Conti

Montaggio: Ronald Roose

Scenografia: Walter P. Martishius

Arredamento: Tracey A. Doyle

Altri titoli:

Miss Karate Kid

El nuevo Karate Kid

Karate Kid 4

Karate Kid IV - Die nächste Generation

Le nouveau Karaté Kid

Durata: 108

Colore: C

Genere: ARTI MARZIALI

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.85) - TECHNICOLOR

Tratto da: personaggi ideati da Robert Mark Kamen

Produzione: JERRY WEINTRAUB

Distribuzione: COLUMBIA TRI-STAR - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO

CRITICA
"Ma la faccenda, nel suo complesso, è infantile, anche se si sono scomodate individualità come quella di Bill Conti per le musiche o di Laszlo Kovacs per la fotografia. Infantile e anche preoccupante, con quel next nel titolo originale, che sta per prossimo, venturo, e che sembra minacciare una nuova serie, dopo che quella con Ralph Macchio si era venuta via via impoverendo per congenita fragilità, oltre il primo, simpatico episodio; va benissimo il femminismo, per carità, ma a patto che non sia fonte di esiti troppo soporiferi." (Mario Milesi, 'Bergamo Oggi', 21 Giugno 1995)

"I numeri cambiano, il film resta lo stesso. Quella di 'Karate Kid' è una serie che potrebbe andare avanti all'infinito. Stavolta c'è una ragazza a prendere lezioni di karatè, ma soprattutto di vita, da Pat Morita, il vecchio nippo-americano dispensatore di saggezza agli irruenti giovani di stirpe anglosassone. Hilary Swank è brava in ginnastica e ha un corpo che ne farebbe una star dell'hardcore: a tirare pugni e calci è sprecata. Attorno a lei, il solito ragazzo buono, che sogna di andare all'accademia dell'aeronautica, e i soliti cattivi, che alla fine verranno messi a posto. In mezzo un convento buddista dove imparare un diverso senso del tempo: il domani non è meglio di ieri." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 14 Luglio 1995)