JUDY BERLIN

USA 1999
E' il secondo giorno di scuola nella piccola città di Babylon, Long Island, New York. Il preside si dirige verso l'edificio scolastico. A casa lascia la moglie Alice, casalinga con qualche rimpianto, e il figlio David che, dopo aver fallito nel tentativo di sfondare nel cinema in California, è tornato dai genitori. Anche David esce e, per strada, si imbatte in Judy Berlin, ex compagna di scuola, che fa l'attrice nel teatro locale ma sogna a sua volta di sfondare nel cinema. David fa credere di avere in progetto la realizzazione di un film, e Judy pensa che potrebbero lavorare insieme. Intanto sulla cittadina comincia a calare una strana eclissi solare. Le strade si fanno buie e la nebbia copre la visuale. A scuola Bob, il preside, confessa all'insegnante Sue di essere da sempre attratto da lei. Sue è la mamma di Judy, con cui riesce a parlare poco e male. A poco a poco, mentre il buio si fa più fitto, Judy capisce che con David potrà fare poco, e decide di partire. David l'accompagna alla stazione. Bob torna a casa. Incontra la moglie. Lui e Alice si allontanano dentro un'oscurità ormai totale.
SCHEDA FILM

Regia: Eric Mendelsohn

Attori: Madeline Kahn - Alice Gold, Anne Meara - Bea, Barbara Berrie - Sue Berlin, Julie Kavner - Marie, Edie Falco - Judy Berlin, Carlin Glynn - Maddie, Aaron Harnick - David Gold, Bette Henrize - Dolores Engler, Novella Nelson - Carol, Bob Dishy - Arthur Gold

Soggetto: Eric Mendelsohn

Sceneggiatura: Eric Mendelsohn

Fotografia: Jeffrey Seckendorf

Musiche: Michael Nicholas

Montaggio: Eric Mendelsohn

Scenografia: Charlie Kulsziski

Costumi: Sue Gandy

Durata: 94

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Produzione: ROCCO CARUSO

Distribuzione: KEY FILMS - DNC VISUAL MIND - KEY FILMS VIDEO

CRITICA
"Mendelsohn, che è al suo primo film, compone con elusiva eleganza il suo quadro dei suburbia, a cavallo tra il ritratto d'ambiente, la chiacchiera e il mistero metafisico, come se un Woody Allen al ralenti arpeggiasse sul registro poetico. Benissimo fotografato in un bel bianco e nero da Jeffrey Seckendorff, il film si perde un po' nella parte conclusiva, come se non sapesse, in quelle tenebre, dove andare a finire. Ma ci lascia la confortante sensazione che la simpatica Judy, abbandonando la malinconica Babilonia rivisitata dell'immenso sobborgo americano, ce la farà, e con l'impressione che Eric Mendelsohn sia un regista da tenere d'occhio".
(Irene Bignardi, "la repubblica", 2 ottobre 1999).