JACK & SARAH

JACK & SARAH

GRAN BRETAGNA 1995
Jack, giovane avvocato londinese membro di uno studio legale, è persona un po' superficiale e svagata ma adora la moglie Sarah e si da fare perché la nuova casa sia restaurata al più presto in quanto la donna è agli ultimi giorni di gravidanza. Però costei muore di parto (nasce una bambina, Sarah anche lei) e la vita di Jack è completamente sconvolta. I genitori di lei e la suocera vorrebbero occuparsi della neonata, ma Jack rifiuta. Respingendo anche l'idea di una baby-sitter, Jack
comincia ad intenerirsi mentre in casa lo aiuta William, un anziano barbone diventatogli amico. Un giorno in un bar, l'avvocato con la pupa accanto viene servito da una cameriera (Amy, una giovanissima americana), innamorata di Alain, il principale, la quale però si licenzia a causa di un piccolo incidente nel servizio, involontariamente determinato da Jack. Amy, che di esperienze con i neonati non ne ha affatto, si presenta con una valigia a casa di Jack: la tenera bambina l'ha affascinata e, resistendo ai tre nonni nonché al burbero William, riesce a rimanere. Sarah è felice, padre e baby-sitter trovano presto un accordo, mentre Alain, ricomparso un giorno e sospettoso del peggio, viene allontanato. Una sera in cui, nella casa ormai finita e riordinata (William è instancabile) Amy sente che Anna (una collega di Jack innamorata di lui) gli propone un week-end, l'americana ha uno scontro verbale con lui e lo abbandona. Per di più anche William lascia l'amico. Per Jack sono tornati giorni problematici e affannosi; la piccola sembra inquieta, mentre genitori e suocera cercano
nuovamente di imporre le loro idee. Frattanto Jack ha visto una elegante coppia di sposi, la donna, sorridente e bene abbigliata, è Amy e solo allora Jack comprende, pur non avendola mai neppure sfiorata, che la ex baby-sitter è per lui una persona indispensabile. Accompagnando a casa sua la intelligente e realistica suocera (la sola che praticamente lo incita a farsi una nuova vita anche nell'interesse della bambina), Jack vi trova Amy. E' stato tutto un equivoco: non era lei la sposa, solo che aveva in mano il bouquet che quest'ultima aveva lanciato al momento delle nozze con Alain. Amy è ancora libera e lo ama, pronta a fare anche da madre a Sarah.
SCHEDA FILM

Regia: Tim Sullivan

Attori: Richard E. Grant - Jack, Samantha Mathis - Amy, Ian McKellen - William, Cherie Lunghi - Anna, Laurent Grévill - Alain

Soggetto: Tim Sullivan

Sceneggiatura: Tim Sullivan

Fotografia: Jean-Yves Escoffier

Musiche: Simon Boswell

Montaggio: Lesley Walker

Durata: 116

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Produzione: PIPPA CROSS, SIMON CHANNING-WILLIAMS, JANNETTE DAY

Distribuzione: I.I.F. - COLUMBIA TRISTAR HOME VIDEO

NOTE
REVISIONE MINISTERO MARZO 1996
CRITICA
"(…) Per carità, il prodotto è dignitoso, tanto delicato da potersi consumare in qualsiasi condizione umorale senza controindicazioni di sorta, ha un solo - si fa per dire - difetto: gira sul nulla. Non accade assolutamente niente durante quest'anno di vita della piccola Sarah, che siamo costretti a seguire passo passo, e tutto si consuma in un chiacchiericcio domestico che rimbalza fra le proverbiali quattro mura di casa. Tim Sullivan (che ha anche scritto la sceneggiatura), tutto intento a fare il suo compitino dal titolo 'come scrivere una commedia romantica qualunque' con la massima diligenza, evita accuratamente ogni situazione che offra anche solo potenzialmente un barlume di sana ironia, lisciando persino quei temi che con qualche fantasia potevano essere spesi meglio nell'economia narrativa, come: la 'mammocrazia' stile United Kingdom, gli affanni da yuppismo militante, e soprattutto la condizione socialmente incerta del ragazzo padre. Degli attori: Richard E.Grant col suo piglio involontariamente luciferino non ha lo charme a buon mercato del suo più famoso omonimo, Hugh, mentre Samanta Mathis si riscatta dalla comparsata di Broken Arrow, dando fondo alle sue, per ora esigue, risorse. Telegraficamente: la melassa regna sovrana, pianti a scialare, mentre i Simply Red coprono tutto con l'onnipresente Stars. Più che per i forsennati della lacrima facile, si tratta di un film adatto a chi vanta una costituzione robusta in grado, dopo quasi un'ora e cinquanta, di scampare al coma diabetico". (Francesco Lalli, 'Film')