Jack Frost

Jack Frost

USA 1998
La famiglia Frost è molto unita, nonostante il lavoro conduca Jack lontano da casa anche per lunghi periodi: Jack fa il musicista e con la sua band è impegnato nelle tournée, al termine delle quali ritrova gli affetti che per lui contano di più, la moglie Gabby e il figlioletto Charlie. Ma un giorno dentro questa situazione irrompe la tragedia: al ritorno da uno spettacolo, Jack ha un incidente d'auto e muore. La moglie e il figlio devono inventarsi una nuova vita. E' difficilissimo per tutti e due, ma, quando arriva Natale, nella cittadina ricoperta di neve, Charlie, che ha ora 12 anni, costruisce un pupazzo col quale, poco dopo, comincia a parlare. Il pupazzo risponde con la voce di Jack. Charlie ha ritrovato la presenza del padre, con lui si confida e da lui incoraggiato torna nella squadra di hockey della scuola. Il giorno della partita, la squadra vince e Charlie vorrebbe festeggiare con il padre. Ma in ambienti non adatti il pupazzo rischia di sciogliersi e Charlie chiede alla mamma di accompagnarlo in montagna, dove il freddo ne garantisce la sopravvivenza. Gabby non vuole prolungare l'illusione del figlio e si rifiuta. Charlie va da solo su un camion. Nella casa in campagna, dopo qualche tempo, arriva Gabby proprio mentre Jack si rivela nel suo vero aspetto fisico. Saluta moglie e figlio dicendo che per lui è il momento di lasciarli. Gabby e Charlie restano dentro casa più forti ed uniti di prima.
SCHEDA FILM

Regia: Troy Miller

Attori: Michael Keaton - Jack Frost, Joseph Cross - Charlie Frost, Kelly Preston - Gabby Frost, Mark Addy - Mac MacArthur, Eli Marienthal - Spencer, Taylor Handley - Rory Buck, Henry Collins - Sid Gronic, Will Rothhaar - Dennis, Mika Boorem - Natalie

Soggetto: Mark Steven Johnson

Sceneggiatura: Mark Steven Johnson

Fotografia: László Kovács

Musiche: Trevor Rabin

Montaggio: Lawrence Jordan

Scenografia: Mayne Schuyler Berke

Costumi: Sarah Edwards

Durata: 95

Colore: C

Genere: METAFORA

Produzione: MARK CANTON, IRVING AZOFF

Distribuzione: WARNER BROS ITALIA (1999) - WARNER HOME VIDEO

NOTE
- METRI 2720
CRITICA
"Favoletta ultrabuonista, melensa oltre ogni limite di decenza, che ricatta lo spettatore più fragile, imponendogli ogni cinque minuti il pedaggio delle lacrime, o delle risate, per chi non sta al gioco. I disastrosi effetti speciali contribuiscono al pessimo risultato finale, cui non è estraneo l'antipatico Michael Keaton. Tanto da far sperare in un Capodanno torrido come Ferragosto". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 16 dicembre 2002)