In Her Shoes - Se fossi lei

In Her Shoes

Commedia zuccherosa e troppo al femminile. Dal regista di 8 mile Curtis Hanson con un happy-end poco originale

Leggi la recensione

USA 2004
Rose e Maggie sono sorelle ma non potrebbero essere più diverse tra loro. Rose è un avvocato in carriera, sogna da sempre di incontrare un uomo che le sciolga i capelli, le tolga gli occhiali e le dica che è bellissima. Maggie, è più giovane di Rose, non ha un impiego fisso, ha un corpo perfetto e scarta gli amanti come fossero caramelle. Insomma, l'unica cosa che le due sorelle hanno in comune, a parte il DNA, è la misura delle scarpe, ma ci saranno degli avvenimenti grazie ai quali conosceranno la loro nonna materna che le aiuteranno a ricredersi.
SCHEDA FILM

Regia: Curtis Hanson

Attori: Cameron Diaz - Maggie, Toni Collette - Rose, Shirley MacLaine - Ella Hirsch, Mark Feuerstein - Simon Stein, Brooke Smith - Amy, Francine Beers - Sig.ra Lefkowitz, Richard Burgi - Jim Danvers, Norman Lloyd - Sig. Sofield, Eric Balfour - Grant, Andy Powers - Tim, Marcia Jean Kurtz - Sig.ra Stein, Ken Howard - Michael Feller, Candice Azzara - Sydelle Feller, Jerry Adler - Lewis Feldman, David Shatraw - Nipote del professore, Jennifer Weiner - Donna al mercato italiano, Molly Weiner - Segretaria di Rose, Jason Peck - Cuervo Carl, Terrance Christopher Jones - Avvocato, Kateri Demartino, John Mastrangelo Sr., Emilio Mignucci, Gene Bozzi, Karen Vicks, Carol Florence, William Spangler, Maureen Torsey-Weir, Chihiro Kawamura, Mel Alpern - Rabbino, Cebert Hall, Ayana Mingo, Asabi Rich, Carole Robinson, Nicola Shirley, April Stewart, Dorothy Kelly - Dora, Joan Turner - Edie, Jeri Jordan - Jeri, Dan Fitzgerald, Marilyn Raphael - Mimmy, Shirley Beehner, Sophie Klein, Marie Malocco, Betty Ricciardelli, Florence Ruprecht, Mike Schmidt, Kenneth Beehner, Bob Koehler, George Rosenberg, Fritz Rulli, Dale Schwant, Jay Bressner, Jack Brown, Maxine Brown, Madeline S. Bruni, Rene Godin, Sandye Menduke, Tony Russo, Maureen Solomon, Anson Mount - Todd, Brandon Karrer, Alan Blumenfeld - Sig. Stein, Jill Saunders - Lopey, Jon Ingrassia - Barista, Carlease Burke - Bea, Jackie Geary - Marcia, Mary-Pat Green - Cameriera, Salih Abdul-Qawi - Fan dei Sixers, Kevin Anthony - Fan dei Sixers, Ruth Byler - Sig.ra Haskell, Fran Gellatly - Sig.ra Stempel, Amy Halloran - Rose da Piccola, Benton Jennings - Venditore di scarpe, Earnie Philps - Fan dei Sixers, Bill Polk - Fan dei Sixers, Nicole Randall Johnson - Assistente di Rose, Jacquin Rashad - Fan dei Sixers

Soggetto: Jennifer Weiner

Sceneggiatura: Susannah Grant

Fotografia: Terry Stacey

Musiche: Mark Isham

Montaggio: Craig Kitson, Lisa Zeno Churgin

Scenografia: Dan Davis

Costumi: Sophie Sophie de Rakoff

Effetti: John C. Hartigan, Kirk Tedeski

Durata: 130

Colore: C

Genere: DRAMMATICO COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANAVISION - DE LUXE

Tratto da: Bestseller "A letto con Maggie" di Jennifer Weiner (ed. Piemme)

Produzione: SCOTT FREE PRODUCTIONS/DEUCE THREE PRODUCTIONS, FOX 2000 PICTURES

Distribuzione: 20TH CENTURY FOX ITALIA (2005)

Data uscita: 2005-11-11

CRITICA
"Gradevole, pletorico, telefonatissimo film-caramella diretto chissà perché dal regista di 'L.A. Confidential' (c'è dietro un oliato best-seller di Jennifer Weiner ). Stavolta la nonna, scrigno di affetto e saggezza, ha qualche scheletro nell'armadio. Meglio: fa più vero. Al controcanto comico pensano le adorabili vecchine della casa di riposo in Florida. Brillanti i dialoghi, assai ben resi nell'edizione italiana. Sublime MacLaine, mentre Collette strafà e la Diaz le ruba il film. Scena madre: la svampita supera la dislessia leggendo poesie a un malato, cogliendone anche perfettamente il senso. Un gioiello di irrealismo." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 11 novembre 2005)

"Il suo nome a molti dice ben poco. Eppure Curtis Hanson vanta un'eccellente filmografia ('La mano sulla culla', 'Il fiume della paura' e lo splendido noir 'L.A. Confidential' da Ellroy che gli ha fruttato due Oscar). È un regista che ha assorbito con rigore e fantasia la lezione del cinema classico americano, come conferma in questa deliziosa commedia interpretata da Cameron Diaz, Shirley MacLaine e Toni Collette. Ma non si limita ad adeguarsi al modello mainstream, impregna la storia di un retrogusto amaro e fa interagire con misura le psicologie delle tre protagoniste. 'In Her Shoes - Se fossi lei' è una commedia di donne che mette in cortocircuito le solitudini, le fragilità, i conflitti interiori di Maggie, Rose ed Ella. Maggie Feller è consapevole del suo potenziale erotico ed è ambiziosa quanto basta per puntare al mondo dello spettacolo. (?) Film di robusta scrittura, 'In Her Shoes' trasporta dolcemente lo spettatore dal tono brillante iniziale alla tensione drammatica del percorso di maturazione." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 12 novembre 2005)

"Se fossi in lei, nelle sue scarpe: slang che rispecchia qui, nell' intelligente family-comedy dell' autore di mistery Curtis Hanson, una mania di Rose. Che è, i segreti di Filadelfia, avvocatessa non bella ma saggia e oculata, sorella di Maggie, sfacciata bionda che vive on the border, si concede facile, tanto che quando le ruba l' uomo scoppia il dramma: ci penserà nonna a rimettere a posto i cocci degli affetti. Molti, fin troppi, temi: la malattia di mente, la terza età vista dalla Florida, la sorellanza, ma l'andamento melò, genere cinema per signore, dal romanzo della Weiner si sposa a un ritmo brillante, con strepitosa sintonia recitativa: Toni Collette, ma perfetta anche Cameron Diaz e la nonna MacLaine (tutti pazzi per la vecchia Shirley): in suo onore viene imbandito un lieto fine sentimentale generale. Su tutto una spruzzata di malinconia." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 12 novembre 2005)

"Appartiene alla categoria dei film non eccelsi, ma che vale la pena di vedere per le interpretazioni, 'In her shoes', prodotto da Ridley Scott e diretto dal professionale Curtis ('L.A. Confidential') Hanson. (?) Al nastro di partenza, Hanson disponeva contemporaneamente di ottimi atout (la terna di attrici) e di elementi taroccati: una sceneggiatura esile, un repertorio di personaggi di contorno più abbozzati che 'scritti'. Prudentemente, ha deciso allora di concentrarsi su quello che sa far meglio, ovvero valorizzare gli attori orchestrando, occulto, le loro performance. C'è riuscito assai bene. Se la vecchia Shirley è grande e Toni Collette impeccabile, Cameron Diaz riesce - per la prima volta - a superare il repertorio della biondina bella e frizzante. Ciò detto, per un film del genere due ore e passa sono decisamente troppe." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 12 novembre 2005)