Il mio uomo è una canaglia

Born to Win

USA 1971
Ex-parrucchiere, vittima della droga, J vive di espedienti, soprattutto furti, con i quali riesce a procurarsi qualche soldo per una misera "dose". Un giorno, mentre sta per rubare un'auto, conosce una simpatica ragazza, Parm, che s'innamora di lui e cerca di redimerlo, ma con scarsi risultati. Con il suo amico di colore Billy, J sottrae una grossa quantità di droga a uno dei più potenti spacciatori, il "Greco", ma la polizia lo sorprende e lo costringe a fare da esca per intrappolare il boss. Il Greco, però, non solo non si lascia incastrare, ma attua freddamente la sua vendetta. La prima vittima è Billy, che si inietta nelle vene, credendola droga, una dose di stricnina. J scampa fortunosamente alla morte, ma sa che prima o poi il "Greco" lo troverà.
SCHEDA FILM

Regia: Ivan Passer

Attori: George Segal - J (JJ, Karen Black - Parm, Paula Prentiss - Veronica, Jay Fletcher - Billy Dynamite, Hector Elizondo - Vivian, Robert De Niro - Danny, Ed Madsen - Detective, Marcia Jean Kurtz - Marlene, Irving Selbst - Stanley, Tim Pelt - Davey, Jack Hollander - Harry

Soggetto: David Scott Milton

Sceneggiatura: David Scott Milton, Ivan Passer

Fotografia: Richard C. Kratina, Jack Priestley

Musiche: William S. Fisher

Montaggio: Ralph Rosenblum

Scenografia: Murray P. Stern

Costumi: Albert Wolsky

Altri titoli:

Born to Lose

Addict

Durata: 90

Colore: C

Genere: DRAMMATICO SOCIALE

Specifiche tecniche: 35 MM, EASTMANCOLOR, DE LUXE

Produzione: THEATER GUILD, SEGAL-TOKOFSKY PRODUCTIONS INC., EDWARD SPECTOR PRODUCTIONS INC.

Distribuzione: REGIONALE - FUTURAMA DOMOVIDEO

CRITICA
"Il film, abbastanza ben diretto e ottimamente interpretato, vorrebbe essere un documento scottante e costruttivo sul dramma dei drogati. Chiaro nella denuncia del meccanismo criminale che diffonde e smercia la droga, di maniera nella descrizione di una polizia che la combatte con mezzi cinici e disumani, il lavoro non convince appieno sul piano umano." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 79, 1975)