IL KILLER DI SATANA

Dopo anni e anni di studio, uno scienziato riesce a costruire una macchina, che gli consente, privandoli della loro volontà, di guidare col pensiero altri esseri umani. Animato da intenti esclusivamente scientifici, il vecchio professore la sperimenta su un giovane incontrato per caso, ma sua moglie - una donna che sotto un'apparenza mite nasconde istinti criminali - si intromette nel circuito rice-trasmittente instaurato tra lo scienziato e la sua cavia, spingendo il giovanotto a commettere orribili delitti. Dopo aver cercato invano di opporsi a tutto questo - le sue capacità teleipnotiche sono infatti inferiori a quelle della malvagia consorte - il professore riesce, superandola per un momento in potenza, a spingere il giovane al suicidio con un'auto rubata. Poiché la macchina, però ha anche la proprietà di far provare a chi la usa le stesse sensazioni del "paziente", i due coniugi subiranno la medesima sorte, bruciando vivi nella loro automobile.