Il baro

Les grands chemins

FRANCIA 1962
Mentre è in viaggio a bordo della jeep che deve consegnare a un cliente, Francis incontra Samuel, un personaggio che attrae da subito la sua attenzione per la bravura con cui suona una chitarra che porta sempre con sé e per la velocità con cui maneggia le carte. Quando l'automobile ha un piccolo guasto, Francis si ferma in un paesino per farla riparare e lì incontra di nuovo Samuel. Quando sta per ripartire, però, gli uomini che la sera precedente hanno giocato a carte con Samuel e lo hanno picchiato dopo averlo accusato di essere un baro, lo abbandonano davanti a lui pieno di ferite e ecchimosi. Francis decide di non lasciarlo da solo e chiede di curaro ad Anna, una vedova che ha conosciuto in paese e che lo ha ospitato. Samuel, però, arrabbiato perché si è reso conto che le sue mani non riacquisteranno più la destrezza di prima, decide di farla pagare al mondo intero e prima seduce Anna soltanto allo scopo di ferire Francis, poi uccide i tre uomini che lo hanno ridotto in quel modo. A Francis non resta altro che unirsi agli altri uomini del villaggio nella caccia all'uomo...
SCHEDA FILM

Regia: Christian Marquand

Attori: Robert Hossein - Samuel, Renato Salvatori - Francis, Anouk Aimée - Anna, Fernand Sardou - Gendarme, Jean Lefèbvre - Giocatore di carte, Serge Marquand - Meccanico, André Bervil - Proprietario del garage, Paul Pavel - Un viaggiatore, Andrée Turcy - Donna anziana

Soggetto: Jean Giono

Sceneggiatura: Pierre La Salle, Christian Marquand, Paul Gégauff - dialoghi

Fotografia: Andréas Winding

Musiche: Michel Magne

Montaggio: Nadine Trintignant

Scenografia: Jean André

Altri titoli:

Of Flesh and Blood

Durata: 93

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, FRANSCOPE, EASTMANCOLOR

Tratto da: romanzo di Jean Giono

Produzione: SAPHRENE, COPERNIC (PARIS), DEAR FILM (ROMA)

Distribuzione: DEAR UA

CRITICA
"Il film, che denota una concezione letteraria ed un linguaggio tendente al calligrafismo tipo 'nouvelle vague', è velleitario e diseguale." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 58, 1965)