Human

4.5/5
60 Paesi, 2.020 persone intervistate, 63 lingue: il fascinoso caleidoscopio antropologico di Yann Arthus-Bertrand

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FRANCIA 2015
Una raccolta di storie e immagini del nostro mondo, che offrono la possibilità di immergersi nel cuore di quello che significa essere umani. Attraverso queste storie, piene di amore e felicità, ma anche di odio e violenza, "Human" ci pone faccia a faccia con l'Altro, spingendoci a riflettere sulle nostre vite. Storie quotidiane, testimonianze delle vite più incredibili, questi toccanti incontri hanno in comune una rara sincerità e pongono in evidenza chi siamo - il nostro lato più oscuro, ma anche ciò che è più nobile in noi, e ciò che è universale. La nostra Terra viene mostrata nella sua forma più sublime attraverso immagini aeree mai viste prima, accompagnate da una musica in crescendo; un'ode alla bellezza del mondo che offre un momento per prendere respiro e fare introspezione. "Human" è un lavoro politicamente impegnato che ci permette di abbracciare l'umana condizione e riflettere sul significato della nostra esistenza.
SCHEDA FILM

Regia: Yann Arthus-Bertrand

Soggetto: Yann Arthus-Bertrand

Fotografia: Bruno Cusa - fotografia aerea

Musiche: Armand Amar

Montaggio: Françoise Bernard, Anne-Marie Sangla

Durata: 191

Colore: C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: (1:1.85)

Produzione: HUMANKIND PRODUCTION

Distribuzione: ACADEMY TWO (2016)

Data uscita: 2016-02-29

TRAILER
NOTE
- REALIZZATO CON IL SOSTEGNO DI: BETTECOURT SCHUELLER FOUNDATION E GOODPLANET FOUNDATION.

- RESPONSABILE EDITORIALE DELLE INTERVISTE: ANASTASIA MIKOVA.

- LUOGHI DELLE RIPRESE: AFGHANISTAN, AFRICA DEL SUD, ALLEMAGNE, AUSTRALIA, BAHAMAS, BANGLADESH, BOLIVIA, BRASILE, BURKINA FASO, CAMBOGIA, CANADA, CINA, CONGO KINSHASA, COREA DEL SUD, CUBA, EGITTO, SPAGNA, STATI UNITI, ETIOPIA, FRANCIA, GRECIA, HAITI, INDIA, IRLANDA, ISRAELE, ITALIA, GIAPPONE, GIORDANIA, KAZAKHSTAN, KENYA, LIBANO, LIBIA, MADAGASCAR, MAROCCO, MAURITANIA, MESSICO, MONGOLIA, MYANMAR, NAMIBIA, NÉPAL, NORVEGIA, PAKISTAN, PALESTINA, PAPUA-NUOVA GUINEA, PERÙ, FILIPPINE, REPUBBLICA CENTROAFRICANA.

- FUORI CONCORSO, PROIEZIONE SPECIALE, ALLA 72. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2015).
CRITICA
"Le riprese dall'alto della natura e delle folle configurano immagini di straordinaria bellezza ; i volti in primo piano, gli intervistati parlano di amore e morte, miseria e solidarietà, religione e odio, guerra e tolleranza, componendo un complesso affresco. Ma il materiale è troppo: il livello di interesse varia (com'è ovvio) a seconda delle persone; e c'è un'impressione di messa in posa che a volte mina l'autenticità del ritratto. Una maggiore essenzialità avrebbe senz'altro giovato a quest'opera imponente." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 3 marzo 2016)

"Ti guardano dritto negli occhi, con i loro. Non hai scampo: le loro parole, i loro racconti ti inchiodano alla realtà del mondo e della vita, a quella verità che ti sfugge, a quel senso che fai fatica a trovare perché oscurato dalla malattia, dalla fame, dall'ingiustizia, dalla povertà, dalle guerre, dalle insopportabili diseguaglianze che dividono l'umanità. (...) Protagonisti anonimi offrono storie autentiche, belle e terribili, sulla condizione umana. Il dolore e l'amore, l'ingiustizia e il perdono, lo sfruttamento e la libertà, fino all'attesa della morte e di ciò che va oltre." (Luca Pellegrini, 'Avvenire', 26 febbraio 2016)