Holy Shoes

3.5/5
Le scarpe come simbolo della tirannia del desiderio nella civiltà dei consumi: l’opera prima di Luigi Di Capua non evita il pessimismo ma sogna un mondo più tenero e gentile. Al Torino Film Festival

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ITALIA 2023
Cosa ci spinge a desiderare un orologio, un paio di scarpe o l’ultimo telefono uscito? Cosa cerchiamo di ottenere attraverso gli oggetti? Potere? Sicurezza? Amore? Holy Shoes esplora il rapporto tra l’uomo e l’oggetto, individuando nella scarpa il simbolo cardine del potere disfunzionale che gli oggetti esercitano su di noi. Attraverso le storie di quattro personaggi le cui vite, in forme e modalità differenti, vengono cambiate o messe in pericolo dalle scarpe, oggetto simbolo del desiderio per eccellenza, Holy Shoes racconta cosa siamo disposti a fare per trovare la nostra identità nel mondo, fino a che punto ci spingiamo per essere amati e accettati. Racconta un mondo in cui tutti desideriamo ciò che non abbiamo, in cui tutti vogliamo essere ciò che non siamo.
SCHEDA FILM

Regia: Luigi Di Capua

Attori: Carla Signoris, Simone Liberati, Isabella Briganti, Denise Capezza, Ludovica Nasti, Roberto De Francesco, Valentino Campitelli, Raffaele Argesanu, Tiffany Zhou, Alessandro Iammella

Sceneggiatura: Luigi Di Capua

Fotografia: Gianluca Palma

Musiche: Federico Bisozzi

Montaggio: Julien Panzarasa

Scenografia: Silvio Di Monaco

Durata: 106

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: AGOSTINO SACCÀ

NOTE
- FUORI CONCORSO AL 41. TORINO FILM FESTIVAL (2023).