Hedwig - La diva con qualcosa in più

Hedwig and the Angry Inch

USA 2001
TRAMA BREVE
Hedwig Schmidt è un cantante rock transessuale, nato a Berlino Est, che innamoratosi di Luther, un soldato americano, decide di sottoporsi ad un'operazione per diventare finalmente una vera donna e andare via dalla Germania Est. Le cose però non vanno come previsto e Hedwig si ritrova a vivere da sola, divorziata, dentro una roulotte, nel Kansas. Decide così di formare un gruppo rock, gli Angry Inch, con il quale si esibisce in una serie di concerti. Un giorno incontra Tommy, un ragazzo di diciassette anni di cui si innamora all'istante, gli insegna tutto del rock and roll e gli dà il nome d'arte di Gnosis, ma poco dopo lui l'abbandona e le ruba le canzoni grazie alle quali arriverà al successo.

TRAMA LUNGA
Di madre tedesca e di padre americano, Hansel Robinson trascorre infanzia e prima giovinezza nella Germania dell'Est. Crescendo, nel desiderio di vedere la libertà dell'Occidente, incontra Luther, un soldato americano con cui nasce un amore. Si vogliono sposare, ma per realizzare il matrimonio Hansel, spinto dalla madre, si convince a fare un'operazione per modificare il proprio sesso. L'intervento non riesce come dovrebbe e Hansel diventa Hedwig, con un'escrescenza di un 'pollice' tra le gambe per cui non è uomo né donna, né tedesca né americano. Hedwig si trasferisce negli Stati Uniti, viene lasciato da Luther e si ritrova a fare da baby-sitter al figlio di un generale. In questa casa incontra Tommy, che grazie ad Hedwig scopre l'amore per il rock e viene ribattezzato Tommy Gnosis, acquistando molta fama. Hedwig vive rincorrendo Tommy, che gli ha rubato i testi delle canzoni, così comincia ad esibirsi in un tour parallelo negli stessi luoghi di Tommy ma in locali di second'ordine. Hedwig e la sua band finiscono in una brutta situazione economica, così lui/lei si ritrova in mezzo ad una strada per prostituirsi. Qui però incontra Tommy con cui finalmente riallaccia i rapporti. I due hanno un incidente in macchina che rende Hedwig una star. Cantando, Tommy le chiede scusa e riconosce la completezza di Hedwig, non solamente uomo né donna. Insieme si esibiscono in un ultimo concerto, in cui Hedwig si toglie la parrucca ed accetta di vivere la sua vita per quello che è, riconoscendosi non come una metà ma come una persona.
SCHEDA FILM

Regia: John Cameron Mitchell

Attori: John Cameron Mitchell - Hedwig, Miriam Shor - Yitzhak, Stephen Trask - Sksz, Theodore Liscinski - Jacek - Chitarrista, Rob Campbell - Krzysztof - Bassista, Michael Aranov - Schlatko - Batterista, Andrea Martin - Phyllis Stein, Ben Meyer-Goodman - Hansel bambino, Alberta Watson - Madre di Hansel, Michael Pitt - Tommy Gnosis, Maurice Dean Wint - Luther, Gene Pyrz - Padre di Hansel

Soggetto: John Cameron Mitchell, Stephen Trask

Sceneggiatura: John Cameron Mitchell

Fotografia: Frank G. DeMarco

Musiche: Stephen Trask

Montaggio: Andrew Marcus

Scenografia: Thérèse DePrez

Costumi: Arianne Phillips

Effetti: Good Fx Inc., Tim Good

Durata: 88

Colore: C

Genere: MUSICALE

Tratto da: Testo dal musical off Brodway omonimo di John Cameron Mitchell e Stephen Trask

Produzione: KILLER FILM, NEW LINE CINEMA

Distribuzione: NEXO

Data uscita: 2001-11-16

NOTE
NEL 2001 HA VINTO: MIGLIOR REGIA E PREMIO DEL PUBBLICO AL SUNDANCE FILM FESTIVAL - MIGLIOR FILM AL FESTIVAL DI BERLINO - GRAN PREMIO DELLA GIURIA , PREMIO DELLA CRITICA E DEL PUBBLICO AL FESTIVAL DI DEAUVILLE - PREMIO DEL PUBBLICO AL SAN FRANCISCO FILM FESTIVAL - MIGLIOR ATTORE AL SEATTLE FILM FESTIVAL.
CRITICA
"Prendete i migliori musical rock che vi vengono in mente, uniteli al ricco filone di cinema gay e trans dell'ultimo decennio e aggiungete al tutto il Muro di Berlino, i cartoons d'avanguardia, il Simposio di Platone e le sue teorie sulla nascita dell'amore. Bene, ora iniziate ad avere una pallida idea di 'Hedwig', il sorprendente film di e con John Cameron Mitchell che ha accumulato premi nei festival americani ed europei. Conquistando quasi sempre - cosa rara - il riconoscimento del pubblico oltre a quello della giuria". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 novembre 2001)

"Annunciatissimo nuovo cult, il film di Mitchell, colorato e sdrucito, talvolta risaputo, di sicuro mai furbo o modaiolo, esibisce padri spirituali evidenti e citatissimi come Lou Reed, David Bowie, Iggy Pop e perfino Nina Hagen, figuretta dolente del post punk tedesco. (...) 'Hedwig' cattura lo sguardo dello spettatore, abile com'è nell'intrecciare riferimenti pop e ambientazione proletaria, senza disdegnare una certa inconsueta elaborazione stilistica, vedi le digressioni oniriche che si alternano ai lunghi intermezzi cartoon". (Piera Detassis, 'Panorama', 29 novembre 2001)