Guilala no Gyakushu/Summit Kiki Ippatsu

Anche Takeshi Kitano nel dissacrante monster-movie nipponico Fuori Concorso: si ride per un po', ma la farsa ha vita breve

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GIAPPONE 2008
Giappone, 7 luglio 2008. A Hokkaido, presso il lago Toya, le otto potenze del mondo sono riunite per il summit del G8 il cui principale ordine del giorno sono i problemi legati all'ambiente. Poco distante, la Mars Probe, una sonda cinese, si schianta sulla città di Sapporo e dal luogo dell'impatto emerge Guilala, un mostro deciso a portare distruzione sputando palle di fuoco. Il governo giapponese invita ad annullare il summit ma il Presidente americano decide di rimanere per combattere il mostro, e ottenere il consenso pubblico, convincendo anche i leader delle altre nazioni. Quando il mondo è prossimo alla distruzione, due giornalisti trovano un modo per sconfiggere Guilala...
SCHEDA FILM

Regia: Minoru Kawasaki

Attori: Natsuki Kato, Kazuki Kato, Susumu Kurobe, Hirohisa Nakata, Haruo Mizuno, Lily Franky, Hide Fukumoto, Bin Furuya, Junichi Inoue, Eiichi Kikuchi, Toshiya Wazaki, Yuri Morishita, Yakan Nabe, Yosuke Natsuki, Matabee Watabe, Jun Miura, Akira Matsushita

Sceneggiatura: Masakazu Migita

Fotografia: Takashi Suga

Musiche: Yasuhiko Fukuda

Montaggio: Yousuke Yafune

Scenografia: Tetsuya Uchida

Costumi: Masatoshi Utsumi, Kenji Kawasaki

Effetti: Tokusatsu Kenkyujo

Altri titoli:

The Monster X Strikes Back: Attack the G8 Summit

Girara no gyakushû: Tôya-ko Samitto kikiippatsu

Durata: 98

Colore: C

Genere: FANTASCIENZA COMMEDIA

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: DEFSTAR RECORDS, EISEI GEKIJO, FAMIMA.COM, RIVER TOP, SHOCHIKU COMPANY, TORNADO FILM, WEDGE HOLDINGS

NOTE
- NELLA VERSIONE ORIGINALE TAKESHI KITANO (ACCREDITATO COME 'BEAT TAKESHI') HA PRESTATO LA SUA VOCE AL 'MOSTRO'.

- FUORI CONCORSO (IN COLLABORAZIONE CON IL FAR EAST FILM FESTIVAL DI UDINE) ALLA 65. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2008).
CRITICA
"Il B-movie giapponese 'Monster X Strikes Back: Attack the G8 Summit!' di Minoru Kawasaki si richiama alla tradizione fantasy di Godzilla & Co. fin dagli effetti speciali infantili, fatta di pupazzi grossolani, modellini di cartone e macchinine e camion per bambini, ma usando il tutto con umorismo selvaggio e una capacità parodistica non comune. Con il pretesto di scherzare sul genere cinematografico, seppur con infinito amore, l'oggetto dello scherno, in verità, sono le superpotenze e i loro rappresentanti: vanitosi, avidi e dalla debolezza disarmante. La storia ha una consistenza fragilissima: una spora cosmica viene sparata su Sapporo e dalla sua esplosione nasce Guilala, sorta di lucertola mal riuscita e troppo cresciuta. Caso vuole che presso il lago Toya, a Hokkaido, sia ospitato l'ennesimo G8, fatto di parole vuote e schermaglie di prassi. L'arrivo del mostro cambia le carte in tavola e alla fuga gli 8 preferiscono la resistenza, spinti dall'ansia di raccogliere consensi ed entrare nella storia. In testa il vendicativo presidente Usa Burger e la vanità maschile del francese Solkozy. Ne esce un ballo assurdo in cui vediamo il peggio dei leader mondiali, ridicolizzati con facile ma irresistibile ferocia. Angelika la tedesca fa la femminista per convenienza, un italiano che sembra un incrocio tra Berlusconi, Mussolini e Pannella è l'incarnazione dello stereotipo dell'italiano medio, il canadese un galante vassallo, il simil Blair-Cameron britannico un ottuso alla ricerca di popolarità e di alleanze violente, il russo è un Putin che vorrebbe essere eccessivo ma alla luce dell'attualità sembra persino più sobrio. Non manca l'aspirante re del mondo cinese, dittatore nucleare con guerriere pon-pon al seguito. I veri mostri siamo noi e quei politici che votiamo e invidiamo. C'è quasi da sperare che Guilala il no global ci porti davvero la sua esilarante apocalisse. Altro che V-day". (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 29 agosto 2008)

"Magari non è un capolavoro, magari ha più di un momento di noia, ma un film che mostra i grandi del G8 riuniti in Giappone che se la vedono con una specie di Godzilla ridicolo dal nome di Guilala non può lasciarci indifferenti. Il tono è quello della satira politica mischiata d a parodia dei grandi film di mostri del passato". (Marco Giusti, 'Il manifesto', 29 agosto 2008)