Giulio Andreotti - La politica del cinema

ITALIA 2015
Dopo l'immersione nel suo rapporto con la censura cinematografica, Andreotti affronta, quasi da lontano e come spettatore, il suo curriculum di uomo di cinema. Un curriculum di prim'ordine, che contempla la partecipazione alla Festa de' Noantri e la claque per Dina Galli, il suo primo discorso e l'uso amichevole ma elettorale (a Sora, Ciociaria profonda) della Pampanini e di Aldo Fabrizi. Ma anche un'amicizia duratura con Federico Fellini, un giudizio dialettico di Zavattini che lo sapeva amante dei cavalli e delle scommessine («Lei ha sgarrettato il cinema italiano») e una frase sconcertante in effige a un film da lui difeso, "Anni difficili" di Zampa, sul tema scottante della continuità e discontinuità fra fascismo e post fascismo: «Ridere dei propri difetti è la migliore virtù dei popoli civili». Al futuro ministro della Difesa parrà doveroso impiegare migliaia di cavalleggeri nelle scene di massa di "Quo Vadis", così come al più famoso censore della Repubblica non dispiaceranno le prese in giro, a mezzo cinema, della censura fascista. E se nel primo capitolo viene presentato il ritratto di un ragazzo (di umili origini) alle prese con l'amministrazione del cinema italiano, qui ci viene forse consegnato un ritratto dello spettatore da vecchio. Con una rassegnata, ma intatta passione per il cinema, e uno sguardo di precisione da cineasta consumato. Lo sguardo di chi un giorno si permise un fuori programma alle cascate del Niagara, per averle viste anni prima al cinema, dietro al fondoschiena di Marylin Monroe.
SCHEDA FILM

Regia: Tatti Sanguineti

Soggetto: Pier Luigi Raffaelli, Tatti Sanguineti

Fotografia: Elio Bisignani

Montaggio: Germano Maccioni

Suono: Giovanni Frezza (II) - mix

Colore: B/N-C

Genere: DOCUMENTARIO

Produzione: ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ

Distribuzione: ISTITUTO LUCE-CINECITTÀ

NOTE
- SECONDA PARTE DEL PROGETTO DI TATTI SANGUINETI DEDICATO A GIULIO ANDREOTTI E IL SUO RAPPORTO CON IL CINEMA, IN CUI E' ILLUSTRATA QUESTA PASSIONE RETROSPETTIVAMENTE, CON ANDREOTTI A CONTEMPLARLA DA LONTANO, ANCHE SE CON LO STESSO SGUARDO. LA PRIMA PARTE, "GIULIO ANDREOTTI - IL CINEMA VISTO DA VICINO" (PRESENTATA ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA NEL 2014) ERA INVECE INCENTRATA SULLA CENSURA, SUL RAPPORTO 'PREVENTIVO' TRA UN GIOVANE SOTTOSEGRETARIO E LA SUA PASSIONE VISTA DA VICINO. I DUE FILM SONO FRUTTO DI DECINE DI INCONTRI E DI ORE DI INTERVISTA CON ANDREOTTI.

- RICERCHE: NATHALIE GIACOBINO, VALERIO COCCHI, VALERIA DALLE DONNE, FRANCO MELIS, PIER LUIGI RAFFAELLI.

- PREPARAZIONE MATERIALE D'ARCHIVIO: MARIO D'AMICO.

- REALIZZATO CON IL SUPPORTO DELLA DIREZIONE GENERALE PER IL CINEMA-MIBACT, CON LA COLLABORAZIONE DI: FONDAZIONE CINETECA DI BOLOGNA, FONDAZIONE CSC-CINETECA NAZIONALE, COMITATO GIULIO ANDREOTTI, ISTITUTO LUIGI STURZO, ARTICOLTURE S.R.L., STUDIO NINO.