Giovani delinquenti

Hot Car Girl

USA 1958
Walter Willis, detto Duke, è un piccolo delinquente che vive di espedienti e di furti alle auto incustodite. La sua fidanzata, Peg, è, invece, una ragazza onesta che vorrebbe vederlo rigare dritto. Un giorno, durante una gara di velocità, Duke provoca un incidente in cui resta ucciso un agente di polizia. Spaventato, il ragazzo fugge lasciando sul luogo dell'incidente Janice, la ragazza che era con lui in macchina. Janice viene arrestata ed accusata di omicidio colposo ma, per dimostrare la sua innocenza, decide di collaborare con la polizia. Peg, intanto, cerca di convincere Duke a costituirsi ma, non riuscendo nel suo sintento, chiede a Janice di non denunciarlo. La ragazza rifiuta e Duke in un attacco di ira la uccide. Accusato di due omicidi e inseguito dalla polizia, Duke riesce di nuovo a fuggire coinvolgendo anche Peg nella sua fuga e in un'ondata di violenze, furti e crimini. La polizia gli tende un'imboscata in una vecchia cava abbandonata ma, nonostante la mediazione della sua fidanzata, Duke non si arrende..
SCHEDA FILM

Regia: Bernard L. Kowalski

Attori: Richard Bakalyan - Walter 'Duke' Willis, June Kenney - Margaret 'Peg' Dale, Robert Knapp - Detective Ryan, John Brinkley - Freddy, Sheila McKay - Micki, Bruno VeSota - Joe Doobie, Jana Lund - Janice Wheeler, Grace Albertson - Signora Dale, Tyler McVey - James Wheeler, Howard Culver - Dan, il poliziotto, Hal Smith - Lou, il proprietario del bar, Roger Corman - Poliziotto

Soggetto: Leo Gordon

Sceneggiatura: Leo Gordon

Fotografia: John M. Nickolaus Jr.

Musiche: Cal Tjader

Montaggio: Irene Morra

Scenografia: Daniel Haller

Durata: 78

Colore: B/N

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: SANTA CRUZ PRODUCTIONS INC.

Distribuzione: LUX

NOTE
- ROGER CORMAN NON E' ACCREDITATO NEI TITOLI.
CRITICA
"Il film s'ispira al tema già largamente trattato della delinquenza giovanile, ma non presenta nulla di nuovo o di originale. La vicenda è piuttosto monotona, lo studio psicologico dei personaggi è superficiale e neppure nell'ambientazione si sono raggiunti risultati apprezzabili." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 48, 1960)