Genoveffa di Brabante

SPAGNA 1964
Il conte Sigfrido, ferito gravemente da un gruppo di banditi, viene portato al castello del duca di Brabante, dove è curato con sollecitudine amorevole da Genoveffa, la figlia del duca. Tra i due nasce l'amore che si conclude con le nozze. Quando Sigfrido deve partire per le crociate, affida la giovane sposa alle cure di Golo, suo amministratore. Costui approfitta dell'assenza del conte per insidiare Genoveffa, la quale decisamente rifiuta le sue proposte scatenandone così l'istinto perfido e vendicativo. La donna viene gettata in prigione, dove dà alla luce un figlio. Accusata ingiustamente di adulterio, viene condannata a morte. L'esecuzione dovrebbe aver luogo nella foresta, ma uno dei carnefici, impietosito le risparmia la vita. Sigfrido, ignaro di tutto, ritorna al castello ed apprende l'intera verità; punisce allora il colpevole, va in cerca del figlio e della sposa e torna con loro a casa.
SCHEDA FILM

Regia: José Luis Monter

Attori: Alberto Lupo - Conte Sigfrido di Treviri, María José Alfonso - Genoveffa, Angela Rhu - Berta, Stephen Forsyth - Golo, Beny Deus - Raiberto, Bruno Scipioni, Franco Balducci, Umberto Raho, Rosita Yarza, Antonella Della Porta, Loris Loddi, Andrea Bosic

Soggetto: Jacopo di Voraza - romanzo, Riccardo Freda

Sceneggiatura: Riccardo Freda

Fotografia: Stelvio Massi, Julio Ortas Plaza

Musiche: Carlo Rustichelli

Montaggio: Anna Amedei, Antonio Jimeno

Scenografia: Tadeo Villalba

Arredamento: Carlo Leva

Costumi: Carlo Leva

Aiuto regia: Lamberto Benvenuti

Altri titoli:

Genoveva de Brabante

La lancia della vendetta

Durata: 90

Colore: C

Genere: AVVENTURA

Specifiche tecniche: EASTMANCOLOR

Tratto da: dal romanzo "Leyenda aurea" di Jacopo di Voraza

Produzione: IMPRECINE (ROMA), HISPAMER FILM (MADRID)

Distribuzione: REGIONALE

CRITICA
"Un lavoro senza pretese, caratterizzato da qualche ingenuità sul piano della ricostruzione storica, ma, in sostanza, diretto con discreto mestiere e con un certo senso dello spettacolo." (Segnalazioni Cinematografiche, vol.57, 1965)