Fukushame: The lost Japan

3/5
In sala il doc di Tesei e Gagliardi sul disastro giapponese. Quando la realtà impressiona più della fantascienza

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ITALIA 2012
11 Marzo 2011: Il Giappone è colpito da uno dei più violenti terremoti mai registrati, seguito da uno tsunami che distrugge chilometri di costa e pianura. Sulla costa l'onda, superando ogni barriera di sicurezza, arriva a danneggiare seriamente la Centrale Nucleare di Fukushima provocando un rilascio ingente di particelle radioattive che si disperdono in tutto il Giappone a macchia di leopardo. Una zona di restrizione, la "No-Go Zone", di 20 Km di diametro, viene immediatamente evacuata divenendo territorio off-limits per chiunque. Sette mesi dopo la sciagura Alessandro Tesei, fotoreporter italiano, riesce ad entrare nell'area proibita portandosi fino a mille metri dalla centrale, aiutato da un gruppo di animalisti della "Animal Forest". Attraverso le immagini, le numerose interviste e i contributi speciali di grande rilevanza, il documentario pone seri interrogativi sull'opportunità o meno del nucleare civile.
SCHEDA FILM

Regia: Alessandro Tesei

Attori: Luca Sandri - Narratore, Antonio Paiola - voce, Fabio Bonini - voce, Anna Mantovani - voce, Carmen Piga - voce

Soggetto: Matteo Gagliardi, Alessandro Tesei

Sceneggiatura: Matteo Gagliardi, Alessandro Tesei

Fotografia: Pierpaolo Mittica, Alessandro Tesei

Musiche: Otolab, Giulio D'Agostino, CQFP

Montaggio: Matteo Gagliardi

Durata: 65

Colore: B/N-C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: DCP 2K, BLU-RAY, DVD, 16:9

Produzione: TEATRO PRIMO STUDIO - FILM BEYOND

Data uscita: 2013-01-23

TRAILER
NOTE
- CONTRIBUTI SPECIALI: PIO D'EMILIA, INTERANTIONAL ATOMIC ENERGY AGENCY, CNN.

- PRODUTTORI ESECUTIVI: MATTEO GAGLIARDI, CHRISTINE REINHOLD.

- SPONSORSHIP: MORONI & PARTNERS, E-SFERA.
CRITICA
"Bella l'idea della rassegna settimanale di documentari, un genere in espansione, itinerante dal paesaggio geografico a quello teatrale. Inizio col coraggioso reportage del videomaker Alessandro Tesei che, 7 mesi dopo la catastrofe nucleare giapponese provocata dal terremoto del marzo 2011, va nei luoghi contaminati per riprendere lo stato delle cose morali e materiali, l'eredità del dramma su persone, cose, animali. Diagrammi, interviste e un poco dl virtuosismo che non toglie nulla alla pìetas del documento." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 24 gennaio 2013)