163 minuti: tre lungometraggi, due brevi documentari e alcuni frammenti costituiscono tutto ciò che resta dell'opera di Elvira Notari, la prima regista italiana. La sua vita rimane in parte un enigma—non ha lasciato lettere né diari, e le poche fotografie sopravvissute sono fugaci e frammentarie. Eppure, oggi la sua figura è al centro di un rinnovato interesse: i suoi film sono sempre più richiesti per rassegne ed eventi a lei dedicati, mentre i progetti di ricerca si moltiplicano. Questa riscoperta non è un fenomeno improvviso: già negli anni '70, un gruppo di studiosi cominciò a riportare alla luce il cinema di Elvira Notari, rivalutando il ruolo del cinema muto napoletano, a lungo considerato un parente minore rispetto alle produzioni del Nord Italia. Entrando negli archivi, sfogliando fotografie e ritagli di giornale, incontriamo le ricerche di Vittorio Martinelli, Mario Franco, Giuliana Bruno e altri ricercatori. A poco a poco, la storia di Elvira inizia a prendere forma.
SCHEDA FILM
Regia: Valerio Ciriaci
Fotografia: Isaak Liptzin
Montaggio: Francesca Sofia Allegra, Giovanni Pompetti
Durata: 90
Colore: C
Produzione: ANTONELLA DI NOCERA, MILA TENAGLIA, ISAAK LIPTZIN
NOTE
- IN CONCORSO NELLA SEZIONE ‘VENEZIA CLASSICI – DOCUMENTARI SUL CINEMA’ ALLA 82. MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2025).