DIRTY WEEKEND - UNO SPORCO WEEKEND

DIRTY WEEKEND

GRAN BRETAGNA 1994
SCHEDA FILM

Regia: Michael Winner

Attori: Rufus Sewell - Tim, Nicholas Hewetson - Bitter One, David McCallum - Reggie, Lia Williams - Bella, R.J. Bell - Fat Man, Tip Tipping - Stunt Arranger, Paul Heasman - Stunt Performer, Sy Hollands - Stunt Performer, Lorraine Doyle - Blaine, Jack Gallow Ay - David, Matthew Marsh - Bascombe, Michael Cule - Norman, Mark Burns - Brown, David Schall - Stan, Matthew Long - Assistant, Norman Mitchell - Repair Man, Sean Pertwee - Quiet One, Christopher Ryan - Small One, Miriam Kely - Marion, Ian Richards - Nimrod, Shaughan Seymour - Charles, Christopher Adamon - Killer, Sylvia Syms - Mrs. Crosby, Andrew Neil - Newsreader, Simone Hyams - Pretty Girl, Ruby Milton - Mary

Soggetto: Helen Zahavi

Sceneggiatura: Michael Winner, Helen Zahavi

Fotografia: Alan Jones (II)

Musiche: David Fanshawe

Colore: C

Genere: THRILLER

Tratto da: DAL ROMANZO DI HELEN ZAHAVI

Produzione: MICHAEL WINNER E ROBERT EARL

Distribuzione: MULTIMEDIA FILM DISTRIBUTION

NOTE
REVISIONE MINISTERO DICEMBRE 1994
CRITICA
"Il thriller, con una sua elementare furberia di racconto, incastra tutti questi elementi, con particolare dovizia di psicopatologie sessuali, nel diario di una giovane donna tutta sola, mal divorziata, sbarcata a Brighton, con pochi soldi, per mettere ordine nella sua vita, soprattutto sentimentale. Invece a cominciare dall'invito maniacale alla cornetta del macho dirimpettaio, la sua vita diventa un covo di maniaci che si impegnerà a sopprimere, con un plusvalore di sadismo, in prima persona. Ma il consiglio dato da 'Sporco weekend', quello di farsi giustizia da soli con l'optional della condanna a morte, non è preveggente, anzi è inutile e nocivo. E dal punto di vista cinematografico è come se niente fosse cambiato da quando, negli anni '70, lo stesso regista Winner dava carta bianca a Charles Bronson che, offeso nei sentimenti, diventava il giustiziere della notte. La morale è quel che c'è di peggio e la costruzione a blocchi orizzontali si rivela prevedibile e primordiale." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 20 agosto 1995)

"Giunge con qualche ritardo 'Dirty weekend', diretto da un Michael Winner che rinnova al femminile la tematica, a lui cara, del 'Giustiziere della notte' (1974) e del 'Giustiziere della notte 2' (1982). Ma la confezione è più casereccia, il cineasta non ha i supporti spettacolari di Hollywood e il suo stile si rifugia nella descrizione ambientale (ottime le sequenze a Brighton) e nell'introspezione della protagonista, le cui ansie e la cui sorniona voglia di vendetta accendono strani barbagli in un movie insolito. 'E' la storia - recitano i titoli di testa - di una donna che si svegliò una mattina e capì di averne abbastanza'. D'accordo, ma guai a trovarsi nei suoi paraggi, quella mattina. Ci è sembrata interessante la protagonista Lia Williams." (Gregorio Napoli, 'Il Giornale di Sicilia', 30 maggio 1995)