Cuccioli - Il codice di Marco Polo

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I Manfio Bros. e la via italiana all'animazione sulla scia delle Winx e del successo televisivo: i tempi sono maturi, il tentativo no

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ITALIA 2009
I Cuccioli sono costretti ad interrompere le loro attività in giro per il mondo per affrontare la più impegnativa delle sfide: recuperare il Codice di Marco Polo e salvare Venezia dai malefici della perfida Maga Cornacchia.
SCHEDA FILM

Regia: Sergio Manfio

Soggetto: Giorgio Cavazzano

Sceneggiatura: Sergio Manfio, Francesco Manfio, Anna Manfio - collaborazione, Davide Stefanato - collaborazione, Antonio Garrido - collaborazione

Fotografia: Mauro Lovadina

Musiche: Lorenzo Tomio, Sergio Manfio, Michele Minniti - canzoni

Montaggio: Umberto Barison

Scenografia: Marco Pegoraro - supervisione

Durata: 94

Colore: C

Genere: ANIMAZIONE

Tratto da: personagi della serie tv 'Cuccioli' ideati graficamente da Giorgio Cavazzano

Produzione: GRUPPO ALCUNI, GRUPO EDEBE' IN COLLABORAZIONE CON RAICINEMA

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2010-01-22

TRAILER
CRITICA
"Il grande sceneggiatore Ben Hecht, che non amava i western, soleva definirli «film di cavalli per un pubblico di cavalli». In chiave di simpatia, potremmo adottare analoga formula per 'Cuccioli. Il codice di Marco Polo', film ispirato, all'omonima serie tv e destinato proprio agli spettatori «cuccioli»: ovvero quelli che, non ancora assuefatti agli effetti travolgenti dei cartoni hollywoodiani, possono accontentarsi di un'animazione 3D molto meno sofisticata. D'altronde i realizzatori Sergio e Francesco Manfio hanno operato in piena consapevolezza dei limiti tecnologici e di budget puntando sugli sfondi, graziosamente disegnati, e sulla carineria dei personaggi, dal cane saggio al pulcino muto." (Alessandra Levantesi Kezich, La Stampa', 22 gennaio 2010)

"Il nonno di mio nonno aveva un nonno/che aveva un nonno chi gli raccontava/che il nonno di suo nonno su quel molo/con Marco Polo spesso si incontrava". Non sarà il tormentone "Ponyo, Ponyo" di Miyazaki ma questo scatenato reggae cantato da un gondoliere pellicano entra in testa a meraviglia. E' uno dei pezzi forti, stranamente poco usato nel film, del cartoon in computer graphic 'Cuccioli - Il codice di Marco Polo' di Sergio Manfio, tratto da una fortunata serie tv della Rai. (...) Nessun essere umano presente, ma un mondo popolato da animali che hanno più gadget di 007 e viaggiano più veloci di Superman tra Himalaya e la città di Marco Polo. Divertente e grazioso anche per chi non sa nulla della lunga serie televisiva. I cuccioli italiani ben sotto i dieci anni potrebbero apprezzare. Che sia rinata la nostra animazione?" (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 22 gennaio 2010)

"E se grazie ai dialoghi tutti i passaggi narrativi saranno comprensibili anche ai più piccoli, il film non rinuncia a una certa complessità drammaturgica e di messa in scena, tanto che negli intrighi lagunari resteranno piacevolmente impigliati anche gli adulti." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 22 gennaio 2010)

"Nati dall'ingegno dei due versatili e intraprendenti fratelli Manfio del Gruppo Alcuni di Treviso (coproduttori insieme al gruppo Edebè) e dalla matita del fumettista Giorgio Cavazzano, 'I cuccioli' si lanciano sul grande schermo con un lungometraggio pronti a competere con le produzioni straniere e a uscire dai confini italiani. Le carte per riuscirci le hanno tutte: i bellissimi disegni, l'ambientazione, la tecnica del 3D (ma niente paura, si potrà gustare senza i fastidiosi occhiali), una bellissima colonna sonora e le divertenti citazioni cinematografiche che piaceranno ai più grandi. I pilastri sono umorismo e ironia. I cinefili ritroveranno in questo film molti ingredienti tratti dalle più celebri e riuscite opere del cinema d'azione: un pizzico di 'Ocean's Eleven', di '007', di 'Blues Brothers', di 'Indiana Jones', di 'Harry Potter', dell'ultimo 'Woody Allen' e la ghianda dell''Era glaciale'! Ovviamente il tutto con il solo desiderio di omaggiare il cinema e di far ridere. Tra i pilastri di questo film l'umorismo e l'ironia sono sicuramente i più solidi insieme alla tematica ambientalista. 'Il Codice di Marco Polo' è innanzitutto una fiaba ecologista che non nasconde l'amore per una città affascinante, ma costretta a vivere di turismo, sempre in pericolo per la sua fragilità e la sua posizione, in balia dell'acqua a stento trattenuta da argini e progetti vari di salvaguardia. Ma l'acqua è anche la ricchezza di Venezia. È ci che la rende unica al mondo. (...) Non c'è dubbio che gli autori abbiano in mente qualcosa di più di un semplice cartone d'animazione per bambini, sicuramente molto gradevole nella parte grafica e artistica (basta guardare con quale cura è disegnata Venezia). Sergio Manfio, regista e sceneggiatore, suo fratello Francesco (sceneggiatore) e il loro unito e nutrito gruppo di professionisti hanno dato vita a un film di qualità con una trama articolata, ricca di personaggi e gag capaci di piacere ai bambini senza essere mai banale o scontato: adorabili le trovate di Senza-nome (il pulcino muto che si esprime soltanto attraverso disegni), per uscire dalle difficoltà." (Orsola Vetri, 'Famiglia Cristiana', 17 gennaio 2010)