Corleone il potere ed il sangue | Corleone la caduta

Corleone

4/5
Il potere e il sangue e La caduta: il dittico documentario su Totò Riina di Mosco Levi Boucault è strepitoso. Che qualcuno ce lo porti in Italia

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FRANCIA 2018
Salvatore Riina, figlio di un contadino di Corleone, affronta la morte a 13 anni vedendo suo padre morire e commette il suo primo omicidio a 19. Affiliato a Cosa nostra a 26 anni, a 42 diventa, dopo tre guerre di mafia e centinaia di morti, capo assoluto della mafia siciliana. Tommaso Buscetta, un perdente della guerra di mafia, vuole vendicare i suoi due figli, il fratello, il figlio del fratello e il marito della figlia, uccisi dai sicari di Riina, ma non ha i mezzi per farlo. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, due ragazzi palermitani, uniti dagli stessi valori, cresciuti nel quartiere della Kalsa, diventano giudici integerrimi. Tutti sono legati da una trama quasi shakespeariana che oppone la sete del potere alla virtù della legge.
SCHEDA FILM

Regia: Mosco Levi Boucault

Attori: Maya Sansa - voce narrante

Durata: 151

Colore: C

Genere: DRAMMATICO DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: DCP

Produzione: ARTE FRANCE, ZEK, WHAT'S UP FILMS

NOTE
- SELEZIONE UFFICIALE ALLA XIII EDIZIONE DELLA FESTA DEL CINEMA DI ROMA (2018). I DUE FILM, RISPETTIVAMENTE DI 81'E 70', VENGONO PRESENTATI INSIEME.
CRITICA
"Ci volevano i francesi, per mettere a fuoco nel migliore dei modi la parabola criminale di Totò Riina, il tragediatore. Tragedia è, sicché l'esergo non può che essere shakespeariano, dal Riccardo III: 'Hai fatto di questa infelice terra un inferno di lamentazioni'. Produce Arte, per l'Italia c'è Donatella Palermo, dirige il bulgaro naturalizzato francese Mosco Levi Boucault, ma il Bardo non inganni, l'intento è tutt'altro che epico: 'Il progetto è nato dalla discussione che ho avuto con un protagonista della lotta alla mafia, Giuseppe Cucchiara, a proposito del mitico Padrino di Francis Ford Coppola. Da lì la voglia di smontare il mito del nome Corleone...'. (...) la cosa migliore vista alla 13a Festa di Roma (...) ma tra 'tanto dolore e tanto sangue' qualcosa cambia, per sempre. Il merito di 'Corleone' non è solo storico, sincronico, ma antropico: va nella testa, nella cultura, nella vita del mostro dei mostri." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 26 ottobre 2018)