Chi sei tu?

Quem És Tu?

PORTOGALLO 2001
Maria de Noronha, 13 anni, figlia di Madalena de Vilhena e di Manuel de Sousa Coutinho, è una ragazza gracile e cagionevole, sfinita dalla febbre alta e debilitata da una terribile tubercolosi. Unico sollievo alle sue sofferenze è raccogliere papaveri nel giardino e adagiarli sul suo cuscino. L'effetto dei papaveri però è terrificante: i sonni della giovane vengono turbati da orribili fantasmi e da allucinazioni spaventose.
SCHEDA FILM

Regia: João Botelho

Attori: Patricia Guerreiro - Maria De Noronha, Suzana Borges - Madalena De Vilhena, Rui Morrison - Manuel De Sousa Coutinho, Rogério Samora - Frei Jorge, Josè Pinto - Telmo Pais, Francisco D'Orey - D. Joao Portugal, Bruno Martelo

Soggetto: Almeida Garrett - testo teatrale

Sceneggiatura: João Botelho

Fotografia: Elso Roque

Musiche: António Pinho Vargas

Montaggio: Waldir Xavier, João Botelho

Scenografia: Silvia Grabowski, João Botelho

Arredamento: Behzad Yahaghi

Costumi: Silvia Grabowski

Altri titoli:

Who Are You?

Durata: 112

Colore: C

Genere: DRAMMATICO STORICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1,85) DOLBY SRD DIGITAL

Tratto da: testo teatrale "Frei Luis de Sousa" di Almeida Garrett

Produzione: INSTITUTO DO CINEMA, AUDIOVISUAL E MULTIMEDIA, RADIOTELEVISAO PORTUGUESA

NOTE
-PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 58^ MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA (2001).

-SUONO: PHILIPPE MOREL.
CRITICA
"Tratto dal romanzo 'Frei Luis de Sousa' di Almedia Garrett, il film propone, attraverso le angosce di una ragazza tisica, il dramma dell'imperatore Giovanni e quello di una cristianità alle prese con la secolarizzazione. Una persona colta e con una vena di masochismo potrebbe anche divertirsi". (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 1 settembre 2001)

"Mentre gli attori recitano il loro testo alla maniera sonnolenta dei frati addetti a leggere il Vangelo nel refettorio, allo spettatore sono concesse due riflessioni. La prima è quella di scappar via. La seconda opzione è invece quella di abbandonarsi per una volta all'incontestabile fascino di questa sacra rappresentazione, assaporare l'alta mestizia della portoghesità a meditare sulle cose umane". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 1 settembre 2001)

"Conquistato dalla grandezza del drammaturgo, che paragona solo a Pessoa e a pochissimi altri autori della letteratura portoghese, Botelho ha messo in scena una tragedia del sacrificio e del furore con autentico senso del sublime. I versi, le citazioni della pittura del Greco, di cui il fotogramma ripete l'espressionismo allucinato: tutto quel che poteva facilmente cristallizzarsi in manierismo e citazionismo palpita, al contrario, di vita. Raggiungendo il culmine nella fine del terzo atto - e del film - momento di una grandezza emotiva da farti trattenere il respiro". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 1 settembre 2001)

"Ogni inquadratura ha la forza e la magia di un quadro: 'Chi sei tu?' restituisce alle immagini la centralità della visione e sembra fatto apposta per smentire chi crede che il cinema sia interessante solo quando riproduce la realtà. Detto questo, la seconda e altrettanto importante magia è garantita dal fatto che il testo è un concentrato di profondità per quanto riguarda i temi del potere, dell'odio, dell'amore e della storia". (Stefano Della Casa, 'L'Unità', 1 settembre 2001)