Chi amerà i miei bambini?

Who Will Love My Children?

USA 1983
Dopo aver avuto il decimo figlio, Lucile Fray apprende da un radiologo di avere un tumore. Essa ha un marito che l'ama molto, ma che lavora saltuariamente a causa dell'artrite e che, per di più, ha un notevole attaccamento alla bottiglia. La donna, dopo aver chiaramente informato i ragazzi della non lontana fine della propria vita, persuade il marito, sulle prime assolutamente riluttante, che occorre pensare all'avvenire della numerosa prole. Subita intanto una prima operazione, Lucile comincia a scegliere coppie di genitori adottivi, che possano presentare il massimo dei requisiti (sempre meglio loro che non la pubblica assistenza). Con l'aiuto di un'operatrice sociale, i "genitori" (prescelti tra i tanti che non hanno figli) arrivano alla modesta casa dei Fray e, uno dopo l'altro e con i lucciconi, maschietti e femminucce se ne vanno via dal nido. A tutti Lucile, sempre più sofferente, raccomanda di volersi sempre bene e di restare in contatto fra di loro. Mentre il marito, a seguito di un incidente sul lavoro in officina (causato dalla sua malattia), è licenziato ed a fatica potrà in seguito trovare un impiego al mattatoio, Lucile affronta il problema del piccolo Frank, che nessuna coppia si è sentito di prendere, essendo egli preda frequente di attacchi epilettici. Sfumata la possibilità di un padre adottivo medico e non sapendo come fare altrimenti, Lucile affida il figlio ad un istituto per ritardati mentali, dove il ragazzo soffre moltissimo per la lontananza di Warren, quello tra i fratelli a cui più è legato, partito anche lui con i nuovi genitori. Rimasta ormai sola con il marito, l'infelice donna decide di rivedere per l'ultima volta i suoi figli. Al termine del penoso giro, essa ricorda a Joan, la figlia maggiore (anch'essa ben collocata) che tutti stiano sempre in contatto, raccomandandole il padre. Poi Lucile muore e al funerale sono presenti tutti i suoi cari. I genitori adottivi di Warren debbono trasferirsi in California: né Warren, né Frank possono essere disuniti e anche il piccolo epilettico troverà il calore e l'affetto di una nuova famiglia. (Per chi può interessare, la vicenda dei Fray è autentica e nove dei figli di Lucile sono ancora viventi).
SCHEDA FILM

Regia: John Erman

Attori: Ann-Margret - Lucile Fray, Frederic Forrest, Cathryn Damon, Donald Muffat, Lonny Chapman, Cheryl Anderson - Joyce Wehmeyer, Stephen Keep - Laurence Wehmeyer, Jack Reder - Alfred Johnson, Lisa Blake Richards - Betty Handy, William Sanderson - Cleve Shelby, Claudia Bryar, Brian Byers, Don Keefer, Art La Fleur, Curt Lowens

Soggetto: Michael Bortman

Sceneggiatura: Michael Bortman

Fotografia: Thomas Del Ruth

Musiche: Laurence Rosenthal

Montaggio: Jerrold L. Ludwig

Durata: 101

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: NORMALE A COLORI

Produzione: PAULA LEVENBACK WENDY RICHE

Distribuzione: CEIAD (1985)

CRITICA
Il film eccede in sentimentalismo facendo ricorso alla lacrima facile. Una storia così melodrammatica non convince nessuno. (Laura e Morando Morandini, Telesette) Sarà un destino avverso, ma i buoni sentimenti, quando tradotti sul piano estetico, soffrono di appiattimenti, hanno effetti lacrimogeni e creano un clima di uggiosa edulcorazione. (Segnalazioni Cinematografiche, vol.99, p.73)