Body Language

OLANDA 2011
Un'ora prima che cinque delle migliori compagnie di danza olandesi partano per un concorso di ballo a New York, il viaggio viene annullato. Tuttavia, cinque ballerini provenienti da squadre differenti decidono di partire lo stesso, approfittando del biglietto aereo gratuito. Giunti a New York, però, i cinque si rendono di aver fatto una mossa azzardata; sarà difficile sopravvivere due settimane nella Grande Mela senza soldi né un piano. Decidono quindi di fare l'unica cosa di cui sono capaci: ballare. Formeranno così una nuova squadra e cercheranno in ogni modo di partecipare al concorso...
SCHEDA FILM

Regia: Jeffrey Elmont

Attori: Floris Bosveld - Brian, Ingrid Jansen - Nina, Sigourney Korper - Tara, Lorenzo van Velzen Bottazzi - Samuel, Luciano Hiwat - Bobby, Michael Milagros - Britney, Boris Schreurs - Ray, Ruben Solognier - Quincy

Sceneggiatura: Tijs van Marle

Fotografia: Edd Lukas

Musiche: Russ Howard III

Montaggio: Manuel Rombley

Altri titoli:

Born to Dance

Durata: 97

Colore: C

Genere: DRAMMATICO MUSICALE

Specifiche tecniche: ARRI ALEXA (1:2.35)

Produzione: FLINCKFILM, NIJENHUIS & CO, LAUNCH WORKS, IN COPRODUZIONE CON RTL ENTERTAINMENT

Distribuzione: MOVIEMAX (2013)

Data uscita: 2013-08-08

TRAILER
CRITICA
"Ritratto di una 'generazione dance' che, pur di inseguire il destino, è disposta ad unire arti e generi, e prendere un volo per Manhattan. Ma i protagonisti (squattrinati) del film di Jeffrey Elmont, uniti dalla grande speranza di vincere la 'Battle of Broadway' a New York, sembrano più la parodia trucida di tanti giovani talenti per le strade. A complicare la scalata giovanile, ci si mettono pure i sentimenti... Vertiginosi, invece, alcuni brani scelti per le coreografie da 'Light It Up' (Brainpower) a 'DJ Got Us Fallin' in Love' (Usher ft. Pitbull)." (F.Br., 'La Repubblica', 11 agosto 2013)

"Spiacerà a chi non ne può più di questi musical per i quali va rispolverato il vecchio detto dei western, quando «non cambiavano le trame ma solo i cavalli». Qui cambiano solo le gambe dei ballerini. Bravi, per carità, ma tutti anonimi, tutti intercambiabili, e soprattutto tutti infilati in ruoli simili a cento altri." (Giorgio Carbone, 'Libero', 8 agosto 2013)