Betrayed - Tradita

Betrayed

USA 1988
Sotto falso nome, la detective Cathy Weaver viene inviata da Michael Carnes dell'Fbi, nel Midwest per investigare sul brutale assassinio di un giornalista ebreo antirazzista, discusso conduttore di Radio Chicago. Gli indizi si accentrano su Gary Simmons, con cui Cathy ha da subito un rapporto sentimentale. Gary è un reduce dal Vietnam e uno stimato agricoltore vedovo che vive in una fattoria con i suoi due piccoli figli, Rachel e Joey, e con sua madre Gladys. Mentre il legame tra i due si intensifica, Cathy scopre che, in quella tranquilla zona rurale, alcuni fanatici razzisti, comandati da Gary e segretamente protetti dalla polizia e da certi politici, hanno ucciso ebrei neri. Sconvolta per la doppia vita di Gary e dibattuta tra dovere e sentimento,
Cathy, venuta a conoscenza che si sta per compiere un nuovo attentato, avverte l'Fbi. Scoperta e minacciata da Gary, lo uccide mentre viene eseguito l'attentato. Convinta di essere stata tradita dai suoi colleghi, e ormai distrutta psichicamente, Cathy abbandona il suo ruolo di detective.
SCHEDA FILM

Regia: Constantin Costa-Gavras

Attori: Debra Winger - Cathy Weaver/Katie, Tom Berenger - Gary Simmons, John Heard - Michael Carnes, Betsy Blair - Gladys Simmons, John Mahoney - Shorty, Ted Levine - Wes, Jeffrey DeMunn - Flynn, Albert Hall - Al Sanders, David Clennon - Jack Carpenter, Robert Swan - Dean, Richard Libertini - Sam Kraus, Maria Valdez - Rachel Simmons, Brian Bosak - Joey Simmons, Alan Wilder - Duffin

Soggetto: Joe Eszterhas

Sceneggiatura: Joe Eszterhas

Fotografia: Patrick Blossier

Musiche: Bill Conti

Montaggio: Joële Van Effenterre

Scenografia: Patrizia von Brandenstein

Costumi: Joe I. Tompkins

Effetti: Ken Speed

Altri titoli:

Summer Lightning

Durata: 125

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM, PANAVISION

Produzione: SUMMER LIGHTNING, UNITED ARTISTS, WINKLER FILMS

Distribuzione: UIP (1989)

CRITICA
"Un film avvincente ambientato in un'America in lotta contro i contrastanti sogni della società perfetta: il primo, un sogno di libertà, giustizia ed uguaglianza, una unione multi-etnica, un coro armonioso rafforzato dalla diversità delle sue molte voci; il secondo, una visione di spietato individualismo, di sicurezza personale e di fiducia in se stessi, in un mondo che si difende dall'intrusione di idee e persone indesiderate. Il protagonista sembra la quintessenza dell'uomo americano, ma dietro il suo aspetto gentile di uomo di paese, si nasconde la sensazione che il suo sogno, secondo il quale un uomo decide per se stesso ciò che è meglio, sia stato tradito. Egli è posseduto dal timore che il mondo cambi troppo in fretta e distrugga tutto quello per cui ha lottato ed in cui ha creduto. Rabbia, amarezza e sfiducia lo hanno reso solo e quando nuovamente si innamora vuole dividere con la sua donna anche la più nascosta parte di se stesso e tutti i segreti pretendendo di essere amato per quello che è. La protagonista, priva di amore, quando le capita d'innamorarsi, felice di iniziare una vita diversa, si affeziona alla piccola Rachel perché, essendo lei stessa cresciuta orfana, si identifica nella bambina. E la rinuncia agli affetti familiari, ad un vero amore, ad una casa sua, è il gradne sacrificio che Cathy deve fare per il 'dovere' quando è costretta, suo malgrado, ad uccidere l'uomo che ama." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 106, 1989)

"Costa Gavras tenta la strada del melodramma 'politico', senza rinunciare alla sua abituale vena polemica. La prima parte è avvincente, incalzante e molto promettente; nella seconda l'aspetto melodrammatico prende il sopravvento, e il film perde buona parte del suo vigore. Comunque, una vicenda su cui riflettere; l'America vista da un europeo." (Francesco Mininni, Magazine italiano tv).

"Un film duro, violento, pessimista. Ma efficace. Il tema è quello del razzismo malattia dell'anima che colpisce anche gente 'buona', normale, perbene. Il regista è quello di 'L'amerikano' (1973) e di 'Missing' (1982)." (Laura e Morando Morandini, Telesette)