Bellissime seconda parte. Dal 1960 ad oggi dalla parte di "lei"

ITALIA 2006
Attraverso immagini di repertorio, spezzoni di film, voci e canzoni che hanno scandito il Novecento, Giovanna Gagliardi ricostruisce dalla parte delle donne la seconda parte del XX secolo, dal 1960 in poi. Dai volti delle dive all'orgoglio di tante altre ragazze madri, esemplificate da Stefania Sandrelli, fino alle adolescenti in minigonna, alle prime automobiliste, alle piazze gremite di donne che lottano per la propria emancipazione sociale e politica. Voci di donne, da Tina Anselmi con le sue rivendicazioni a favore della parità dei diritti tra uomo e donna, a Gemma Capra che l'uccisione del marito, il commissario Calabresi, strappa alla "normalità" della sua esistenza, fino alle donne che ci rappresentano nelle istituzioni politiche oggi in Italia e negli altri Paesi. Cinquant'anni raccontati dal punto di vista delle donne e del loro impegno per cambiare il mondo, se stesse e gli uomini.
SCHEDA FILM

Regia: Giovanna Gagliardo

Soggetto: Giovanna Gagliardo

Fotografia: Massimiliano Maggi

Musiche: Stelvio Cipriani

Montaggio: Annalisa Forgione

Altri titoli:

Bellissime 2

Durata: 180

Colore: B/N-C

Genere: DOCUMENTARIO

Specifiche tecniche: 35 MM

Produzione: BIANCA FILM, RAI CINEMA, RAI TECHE, IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO LUCE

Distribuzione: 01 DISTRIBUTION

Data uscita: 2006-10-18

NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 63MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2006) NELLA SEZIONE 'ORIZZONTI DOC', HA RICEVUTO LA SEGNALAZIONE DEL PREMIO FRANCESCO PASINETTI (SNGCI) PER IL VIAGGIO APPASSIONATO NELLA MEMORIA E NELLA CRONACA DI IERI.
CRITICA
"Tengo a ricordare la seconda puntata di quel film di montaggio, 'Bellissime' di Giovanna Gagliardo, la cui prima puntata, a Venezia, era stata festeggiata con calore. Là c'erano storie di donne dal vero dai primi del Novecento ai Cinquanta, qua si va dai Sessanta a oggi. Donne al governo, donne in piazza, femministe, sindacaliste, cantanti. Con la possibilità, loro tramite, di riproporci le tappe fondamentali della nostra storia più recente. Un'impresa civile dal forte impegno sociale. Sorretta da un senso saldo del cinema." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 4 settembre 2006)