Belle speranze

High Hopes

GRAN BRETAGNA 1988
Londra. Due trentacinquenni, la casalinga Shirley e Cyril, un corriere motociclista, convivono con amore e tenerezza: unico motivo di discussione la mancanza di un figlio che la donna desidera ardentemente ma che l'uomo non vuole perchè considera la famiglia, nella attuale avida e cinica società, un'istituzione inutile. Alla semplicità della loro vita fa contrasto quella di Valerie, nevrotica sorella di Ciryl e moglie tradita di Martin, un commerciante di auto. In questa situazione familiare si destreggia la signora Bender, madre di Valerie e Cyril, che vive da sola, perseguitata dalla sua cronica distrazione, in un quartiere che non ne gradisce il dimesso tenore di vita. Dopo alterne dispute familiari ed a seguito del fallimento di un party organizzato da Valerie per il settantesimo compleanno della madre, Cyril e Shirley la accolgono nel loro modesto appartamento. Nella quotidiana lotta per l'esistenza, hanno capito la forza del loro amore e della loro speranza.
SCHEDA FILM

Regia: Mike Leigh

Attori: Philip Davis - Cyril Bender, Ruth Sheen - Shirley, Edna Doré - Sig.ra Bender, Philip Jackson - Martin Burke, Heather Tobias - Valerie Burke, Lesley Manville - Laetitia Boothe-Brain, David Bamber - Rupert Boothe-Braine, Jason Watkins - Wayne, Judith Scott - Suzi, Ceryl Prime, Linda Beckett, Diane-Louise Jordan

Soggetto: Mike Leigh

Sceneggiatura: Mike Leigh

Fotografia: Roger Pratt

Musiche: Andrew Dickson

Montaggio: Jon Gregory

Scenografia: Diana Charnley

Costumi: Lindy Hemming

Durata: 102

Colore: C

Genere: COMMEDIA

Specifiche tecniche: PANORAMICA

Produzione: PORTMAN PRODUCTIONS LIMITED, BRITISH SCREEN PRODUCTIONS, CHANNEL FOUR FILMS

Distribuzione: ACADEMY (1989) - DOMOVIDEO

NOTE
- PREMIO FIPRESCI ALLA 45MA MOSTRA INTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (1988).
CRITICA
"Con garbo e grande finezza, con humour là dove occorre e sempre tessendo un velo di sottile ma tangibile malinconia, il regista tratta il tema della famiglia, del coraggio per formarla, della paura di un successivo naufragio e quindi dei tradimenti, degli scoramenti e relative responsabilità". ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 107)