Alla bella Serafina piaceva far l'amore sera e mattina

La fiancée du pirate

FRANCIA 1969
Una ragazza di provincia, Serafina, quando muore la madre decide di vendicarsi di tutte le umiliazioni subite dal giorno in cui entrambe, giunte a Tellier, furono al tempo stesso disprezzate e sfruttate dai notabili del paese. Conscia dell'attrazione suscitata dal suo corpo, dopo essersi, fino a quel momento, concessa gratuitamente, Serafina, per le sue prestazioni comincia a pretendere un compenso sempre maggiore. Segretamente desiderosi di stare con lei, i maggiorenti di Tellier, per placare le mogli discutono in pubblico il suo scandaloso comportamento, fingendo di voler prendere provvedimenti, che regolarmente rinviano.
SCHEDA FILM

Regia: Nelly Kaplan

Attori: Bernadette Lafont - Marie, Georges Géret - Gaston Duvalier, Henry Czarniak - Julien, Claire Maurier - Irène, Julien Guiomar - Il Duca, Jean Parédès - M. Paul, Pascal Mazzotti - Abate Dard, Jacques Marin - Félix Lechat, Francis Lax - Emile, Michel Constantin - André, Jacques Masson - Hippolyte, Marcel Pérès - Pépé, Micha Bayard - Mélanie Lechat, Renée Duncan - Delphine, Gilberte Géniat - Rose, Fernand Berset - Jeanjean, Louis Malle - Jésus, Claude Makovski - Victor (non accreditato

Soggetto: Claude Makovski, Nelly Kaplan

Sceneggiatura: Claude Makovski, Jacques Serguine, Michel Fabre, Nelly Kaplan

Fotografia: Jean Monsigny, Jean Badal

Musiche: Georges Moustaki

Montaggio: Gérard Pollicand, Nelly Kaplan, Suzanne Lang-Willar, Noëlle Boisson

Altri titoli:

A Very Curious Girl

Dirty Mary

Durata: 107

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Specifiche tecniche: 35 MM (1:1.66) - EASTMANCOLOR

Produzione: NELLY KAPLAN E CLAUDE MAKOVSKI PER CYTHÈRE FILMS E PARIS FILM

Distribuzione: FIDA

CRITICA
"A mezza strada tra il bozzetto paesano e la satira di costume, il film manca di una vera unità stilistica, ha numerose cadute di gusto e i suoi personaggi - ad eccezione di quello principale, che presenta qualche buon momento di intensità espressiva - scivolano spesso nel macchiettismo." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 69, 1970)