A Venezia muore un'estate

Largo retorno

SPAGNA 1975
Anna, una giovane e ricca ereditiera, a un concerto mette gli occhi sul brillante architetto David Norton e da quel momento fa di tutto per conquistarlo e farsi sposare. Dopo una fantastica luna di miele a Venezia, la coppia torna a Majorca dove David vorrebbe costruire una villa meravigliosa in cui vivere e essere felici. Dopo qualche tempo, però, Anna comincia ad avere amnesie improvvise e i medici le diagnosticano una malattia rarissima e incurabile, la lipomatosi: è destinata a dormire finché la medicina non sarà in grado di riportarla alla vita. David spera in un miracolo e decide di aspettare. 40 anni dopo, il miracolo avviene. Anna è di nuovo sveglia, ma intorno a lei tutto è diverso: i suoi genitori sono morti e l'uomo che ha sposato si è trasformato in un decrepito settantenne. Rinunciare al grande amore di una vita, però, è impossibile...
SCHEDA FILM

Regia: Pedro Lazaga

Attori: Mark Burns - David Ortega, Lynne Frederick - Anna, Charo López - Irene, Ricardo Merino - Socio di David, Georges Rigaud - Dottor Vals, Adriano Domínguez - Martin, Concha Cuetos - Adela, Andrés Mejuto - Padre di Anna, Mayrata O'Wisiedo - Madre di Anna, Juan Diego - Dottor Aguirre

Soggetto: Germán Ubillos - romanzo

Sceneggiatura: Juan Cobos, Miguel Rubio

Fotografia: Francisco Sempere

Musiche: Antón García Abril

Montaggio: Alfonso Santacana

Durata: 92

Colore: C

Genere: DRAMMATICO FANTASY ROMANTICO

Specifiche tecniche: PANORAMICA

Tratto da: romanzo di Germán Ubillos

Produzione: HESPERIA FILMS S.A., STAR FILMS S.A.

Distribuzione: INDIPENDENTI REGIONALI

CRITICA
"Il film indubbiamente originale e fantascientifico per il presupposto narrativo, sarebbe stato una buona occasione l'approfondimento della psicologia di una giovane donna di fronte a due realtà traumatizzanti: la vecchiaia dell'amante e la trasformazione della società. Purtroppo il regista ha sbagliato in pieno tutte le possibili scelte: alla parte finale ha dedicato poche battute di effetto superficiale; della parte iniziale - prolungata a dismisura - ne ha fatto un'occasione per descrivere passioni travolgenti in un mondo fatuo di ricchezza e di successo; per immergere il romantico idillio in una Venezia che non va più in là di Piazza San Marco o del Canal Grande." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 82, 1977)