A un metro da te

Five Feet Apart

3/5
Justin Baldoni racconta con garbato riguardo, ma non senza umorismo, un Romeo e Giulietta dove il destino avverso assume le sembianze della fibrosi cistica. Con personaggi ben scritti

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USA 2018
Stella e Will hanno diciassette anni, si conoscono nell'ospedale dove sono entrambi ricoverati ed è amore a prima vista. La malattia li costringe a restare sempre a una distanza di sicurezza di un metro e mezzo, per non rischiare di trasmettersi tra loro batteri che potrebbero essere letali, e questo rende tutto molto complicato.
SCHEDA FILM

Regia: Justin Baldoni

Attori: Cole Sprouse - Will, Moisés Arias - Poe, Haley Lu Richardson - Stella, Parminder Nagra - Dr. Noor Hamid, Claire Forlani - Meredith, Emily Baldoni

Soggetto: Mikki Daughtry, Tobias Iaconis

Sceneggiatura: Mikki Daughtry, Tobias Iaconis

Fotografia: Frank G. DeMarco

Musiche: Brian Tyler, Breton Vivian

Montaggio: Angela M. Catanzaro

Scenografia: Tony Fanning

Arredamento: Bradford Johnson

Costumi: Rachel Sage Kunin

Effetti: Kent Johnson

Suono: Andy Koyama - missaggio

Colore: C

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO

Produzione: JUSTIN BALDONI, CATHY SCHULMANV PER CBS FILMS

Distribuzione: NOTORIOUS PICTURES (2019)

Data uscita: 2019-03-21

TRAILER
CRITICA
"(...) 'Colpa delle stelle' (2014) è il modello di riferimento (lì era il cancro) ma forse il pathos della patologia c' è sempre stato nel sentimento tra ragazzi, ripensando alla tisi nell'opera lirica da Verdi a Puccini. In questo caso il film di Baldoni, filmmaker ex attore proveniente da YouTube, dove caricò la sua vera proposta di matrimonio diventata virale, è quasi entusiasmante grazie a due ottimi attori come Cole Sprouse (Will) e la superlativa Haley Lu Richardson (Stella). Soprattutto lei è magnifica." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 21 marzo 2019)

" Il cinema ha usato i più diversi stratagemmi per raccontare storie di amore impossibile tra giovanissimi: guerre, pregiudizi razziali, rivalità famigliari, da Romeo e Giulietta alle saghe distopiche tipo Hunger Games. Da un po' di tempo, però, l'ostacolo prevalente è la malattia. A volte con una dose di cinismo, film come Colpa delle stelle, Noi siamo tutto o Il sole a mezzanotte ci hanno raccontato il destino di ragazze e ragazzi affetti da malattie rare, che li segregano e impediscono loro di vivere il primo amore. Non è diverso il caso di A un metro da te, che il regista esordiente Justin Baldoni ha diretto basandosi sull'esperienza di un amico, diventata una sceneggiatura, poi un romanzo per "giovani adulti". Anzi, il film di Baldoni alza la posta in gioco rispetto ai precedenti: e tuttavia non risulta né cinico né ricattatorio (con l'eccezione di un crescendo melodrammatico verso la fine). Tanto che la Lega Italiana Fibrosi Cistica onlus, l'associazione che lavora per migliorare la vita e le cure dei pazienti con fibrosi cistica, lo ha ritenuto meritevole di segnalazione per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla grave malattia genetica, per la quale non esiste ancora una cura risolutiva." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 21 marzo 2019)

"(...) Come possiamo chiamare questo genere cinematografico? Giovani in amore nonostante il tumore? 'Colpa delle stelle' (2014) è il modello di riferimento (lì c'era proprio il cancro) ma forse il pathos della patologia c'è sempre stato nelle love story ripensando alla tisi nell' opera lirica da Verdi a Puccini. Il film di Baldoni è quasi entusiasmante grazie a due ottimi attori come Cole Sprouse (Will) e la superlativa Haley Lu Richardson (Stella). Soprattutto lei è fantastica." ('Il Messaggero', 28 marzo 2019)