A Corte do Norte

PORTOGALLO 2008
Emília de Sousa, la più grande attrice teatrale portoghese del XIX secolo, abbandonò le scene dopo il matrimonio con il ricco Madeiran Gaspar de Barros, diventando la Baronessa Madalena do Mar. Come la sfortunata Principessa Sissi, l'imperatrice d'Austria che Emília conobbe nell'inverno del 1860-61, fu avvinta da un triste comune destino sulle scogliere della Corte do Norte, il cupo maniero che si specchia nel mare dell'isola di Madeira. Un dramma che, per quattro generazioni ed oltre un secolo, rimase un mistero irrisolto.
SCHEDA FILM

Regia: João Botelho

Attori: Ana Moreira - Sissi/Rosalina/Emília de Sousa/Águeda/Rosamunde, Ricardo Aibéo - João Sanha, Rogério Samora - João de Barros, Custódia Galego - Leopoldina, João Ricardo - Gaspar de Barros, Lígia Roque - Laura Soveral, Margarida Vila-Nova - Leopoldina, Marcello Urgeghe - Tristão, António Pedro Cerdeira - Lopo, Graciano Dias - Francisco, Maria João Pinho - Olímpia, Maya Booth - Dozy, Miguel Monteiro - Conde Carvalhal, Virgílio Castelo - Almeida Garrett

Soggetto: Agustina Bessa-Luís - romanzo

Sceneggiatura: João Botelho

Fotografia: João Ribeiro

Montaggio: João Braz

Scenografia: Catarina Amaro

Costumi: Silvia Grabowski

Altri titoli:

The Northern Land

True and Tender Is the North

La tenuta al nord

Durata: 122

Colore: C

Genere: DRAMMATICO ROMANTICO

Specifiche tecniche: 2K D-CINEMA

Tratto da: romanzo di Agustina Bessa-Luís

Produzione: ANIMATÓGRAFO II, FILMES DE FUNDO, ICA RADIOTELEVISÃO PORTUGUESA (RTP)

NOTE
- MENZIONE SPECIALE AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL FILM DI ROMA (III EDIZIONE, 2008).
CRITICA
"Botelho distilla la potenza di un cinema politico e poetico, quale è il suo, disseminato di provocazioni, e sorprese. Complice la magnifica attrice Ana Moreira che interpreta tutte le donne della famiglia, e le loro proiezioni come Sissi, bravissima in quel suo muoversi nel tempo e in cinque ruoli diversi, tra maschere, parrucche, strattagemmi di ogni sorta uguali a quelli a cui erano state obbligate i suoi personaggi per reagire alle convenzioni sociali delle loro epoche. La molteplicità dei rispecchiamenti proietta a sua volta Botelho nella lucidità della scrittrice, costruendo armi improprie per quelle donne.." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 31 ottobre 2008)

"Avanti e indietro nel tempo, tra nipoti incestuose e imperatrici senza mutande: paradossale film sull'identità femminile lusitana. Insoddisfatta e irrisolta. Ed enigmatica." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 31 ottobre 2008)