A Christmas Carol

3/5
Zemeckis sfrutta al meglio il talento di Carrey. Perfetto Scrooge al passo delle innovazioni tecnologiche

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USA 2009
È la viglia di Natale e in ogni famiglia fervono i preparativi. L'unico che sembra essere insensibile allo spirito del Natale è il vecchio Ebenezer Scrooge, un uomo ricchissimo, collerico e senza cuore. Anzi, l'approssimarsi della festività rende Scrooge anche più iracondo, soprattutto nei confronti di suo nipote Fred, passato in ufficio per gli auguri, e del suo fedele contabile Bob Cratchit, un uomo sempre allegro e gentile che, a causa del risibile stipendio che riceve, è costretto a tirare la cinghia anche a Natale. Tuttavia, durante la notte Scrooge riceverà le visite degli Spiriti del Natale passato, presente e futuro e, quando si sveglierà, la sua vita non sarà più la stessa...
SCHEDA FILM

Regia: Robert Zemeckis

Attori: Jim Carrey - Ebenezer Scrooge/fantasma presente, passato e futuro, Colin Firth - Fred, Gary Oldman - Bob Cratchit/Marley/Tiny Tim, Robin Wright - Fan/Belle, Cary Elwes - Dick Wilkins/ruoli vari, Bob Hoskins - Sig. Fezziwig/vecchio Joe, Daryl Sabara - Peter Cratchit/ruoli vari, Jacquie Barnbrook - Sig.ra Fezziwig/reoli vari, Lesley Manville - Sig.ra Cratchit, Molly C. Quinn - Belinda Cratchit, Fay Masterson - Martha Cratchit/Caroline, Leslie Zemeckis - Moglie di Fred, Fionnula Flanagan - Sig.ra Dilber

Soggetto: Charles Dickens - racconto

Sceneggiatura: Robert Zemeckis

Fotografia: Robert Presley

Musiche: Alan Silvestri

Montaggio: Jeremiah O'Driscoll

Scenografia: Doug Chiang

Arredamento: Karen O'Hara

Effetti: Gentle Giant Studios Inc.

Durata: 90

Colore: C

Genere: FANTASY LIVE-ACTION

Specifiche tecniche: DISNEY DIGITAL 3-D

Tratto da: racconto "Il canto di Natale" di Charles Dickens

Produzione: JACK RAPKE, STEVE STARKEY, ROBERT ZEMECKIS PER IMAGEMOVERS, WALT DISNEY PICTURES

Distribuzione: WALT DISNEY STUDIOS MOTION PICTURES, ITALIA

Data uscita: 2009-12-03

CRITICA
"Un punto altissimo nell'evoluzione tecnica del cinema. Il virtuosismo di Jim Carrey rimane intatto
e visibile, ma niente di ciò che vive in quella tumultuosa notte sarebbe possibile senza la tecnica mista di Zemeckis. A sorpresa (i precedenti 'Polar Espress' e 'Beowulf' non erano affatto convincenti) uno spettacolo assolutamente da non perdere, trionfo della fantasia e dei terrori più inesplorati di quella che un tempo si definiva la magia del cinema." (Piera Detassis, 'Panorama', 10 dicembre 2009)

"Oltre gli stupori infantili - ma attenzione che i bambini piccoli si possono spaventare per il realismo - il film non apre la cassaforte della commozione, gioca quindi contro la sua stessa ragion d'essere. Resta un caleidoscopio di immagini, un oggetto misterioso e mirabile in cui attori bravi come il multiplo Jim Carrey e Colin Firth, Bob Hoskins (che aveva iniziato con Roger Rabbit), Gary Oldman, Robin Wright Penn, carbonizzati con tute sintetiche e computer, si lasciano scie digitali, mentre altrettanto inattendibile sarebbe l'attualizzazione dell'avidità bancaria di oggi a confronto col buon vecchio Dickens. E Bocelli sui titoli di coda, nulla può di più." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 04 dicembre 2009)

"E tuttavia è uno spavento a fin di bene: e forse necessario; considerato che i mostri dell'ignoranza e della cupidigia nascosti fra le vesti del Natale 1843 sono tuttora fra noi". (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 04 dicembre 2009)

"Sarà animazione, signori, ma tutto si sente come fossimo lì: il rumore di ogni singola giuntura del segaligno Scrooge, la penna d'oca sui libri, il legno che scricchiola, i morsi della fame e la cera delle candele che cade sul tappeto. Il ricco finanziere riceve la visita dei tre spiriti del Natale (passato, presente, futuro), ricorda i propri errori (siamo dalle parti dell'Eric di Ken Loach), incontra la morte, fronteggia se stesso (grazie al fatto che Carrey è anche due dei tre spiriti: questo è il Dickens più moderno e psicanalitico), urla e scappa: cade e infine piange. E se all'uomo senza cuore rivenisse voglia di attaccarsi a una carrozza per scivolare sulla strada ghiacciata come un bambino povero ma felice? E' il miglior 'Christmas Carol' visto al cinema. Bellissima edizione italiana. A Roberio Morville, Maura Vespini e Roberto Pedicini (Scrooge) scriviamo in anticipo: 'Grazie del regalo di Natale'." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 04 dicembre 2009)

"Robert Zemeckis riprende con fedeltà il 'Canto di Natale' di Dickens (1843) vulcanizzandolo in 3D: dopo i titoli, un avanzo di cucina è 'lanciato' in platea. E con la motion capture di 'Polar Express' e 'Beowulf': movimenti di attori veri 'catturati' in una loro immagine digitale, così sembrano falsi. Funziona per Gollum, meno nel replicare espressioni reali: la frenetica bravura di un plurimo Jim Carrey qui si intuisce soltanto. I meriti sono altri: un tocco Disney che sa di libro delle fiabe, effetti speciali che si spengono di fronte alla solitudine egoista e aver conservato brividi gotici che potrebbero sorprendere i nostri bimbi non abituati a buio e catene, tormenti e scheletri (ma la paura è fondamentale nella pedagogia narrativa di Dickens). Bocelli lo riconoscerete al volo, divertitevi a identificare le facce nel cast virtuale." (Alessio Guzzano, 'City', 04 dicembre 2009)