A Casablanca gli angeli non volano

A Casablanca les anges ne volent pas

ITALIA 2004
In un villaggio sperduto tra le montagne, abita la famiglia di Said. Sua moglie Aicha, incinta, e i figli piccoli, cercano di sopravvivere al rigido inverno. Per mantenerli Said è stato costretto a trasferirsi a Casablanca. Aicha, analfabeta e contraria fin dal principio alla partenza del marito, lo supplica di tornare: Casablanca è pericolosa e fagocita gli esseri umani. Intanto Said ha trovato un lavoro in un ristorante insieme con due amici, Ottman e Ismail. Per loro la vita è tutt'altro che facile: Ottman non pensa ad altro che al suo unico bene, un cavallo che ha lasciato alle cure della madre e a cui manda appena può del pane secco. Ismail ha visto un paio di scarpe costose che sono diventate la sua ossessione...
SCHEDA FILM

Regia: Mohamed Asli

Attori: Abdessamed Miftah El Kheir - Ismail, Abderrazak El Badaoui - Proprietario Del Ristorante, Rachid El Hazmir - Said, Leila El Ahyani - Aicha, Abdelaziz Essghyr - Ottman, Ali Achtouk - Hmad, Naima Bouhmala - Madre Di Ottman, Fatima El Hadi - Madre Di Said, Jamal Bouhaddioui - Jamal, Mostapha Sabhi - Ami Ottman, Nabila Stailli - Sposa Del Sogno, Anouar Naciri - Figlio Di Said, Mohamed Tata - Narratore, Hamid El Houadri - Salem, Brahim Merzaq - Autista Taxi, Karim Naciri - Figlio Di Said, Said Boukdir - Muezzin

Sceneggiatura: Siham Douguena

Fotografia: Roberto Meddi

Musiche: Stephan Micus

Montaggio: Raimondo Aiello

Scenografia: Fettah Attaoui

Costumi: Leila Oumami, Driss M'Hamdi

Altri titoli:

Al malaika la tuhaliq fi al-dar albayda

In Casablanca, angels don't fly

Durata: 90

Colore: C

Genere: DRAMMATICO

Produzione: MOHAMED ASLI E GHERARDO PAGLIEI PER GAM FILM, ISTITUTO LUCE, DAGHAM FILM, RAI CINEMA

Distribuzione: ISTITUTO LUCE (2005)

Data uscita: 2005-06-10

NOTE
- PRESENTATO IN CONCORSO ALLA 43MA "SEMAINE INTERNATIONALE DE LA CRITIQUE", CANNES 2004
CRITICA
"Scoperto a Cannes nel 2004, 'A Casablanca gli angeli non volano' è una piccola sorpresa. Comincia come un film di Kiarostami, con un cellulare che trilla a vuoto in una località impervia; prosegue come un film di Güney, fra paesaggi innevati lontani anni luce dai cliché turistici; poi si tuffa nel traffico convulso di una metropoli che ricorda i nostri conflitti anni 50, città e campagna, immigrazione, inurbamento, perdita delle tradizioni. Anche se la crudeltà, la corruzione, l'indifferenza che assediano le vite oneste dei tre protagonisti sono molto contemporanee. Formatosi in Italia, Asli ha il lirismo dell'orientale unito al gusto per i dettagli e i personaggi del nostro cinema di una volta. Qualcosa magari è fuori registro, il finale tragico è un poco programmatico. Ma con tanti esordi inutili, eccone uno che ha stile, nerbo, urgenza." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 10 giugno 2005)

"Ecco 'A Casablanca gli angeli non volano', il film marocchino di Mohamed Asli, politicamente maxi corretto, che parte dal coraggio di girare una storia d' oggi senza retorica o folklore, ma come un saggio d' antropologia, in andata e ritorno dal passato al presente. (...) Il film è onesto e sincero, se non tocca molto il cuore è perché vince la parte quasi documentaria. Interessante il tema della perdita di identità della civiltà globale, che è oggi il killer di massa." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 11 giugno 2005)

"Difficile definire 'A Casablanca gli angeli non volano' un inno all'ottimismo: però il realismo sociale è compatibile con un'inclinazione alla poesia, e perfino con una vena sottotraccia di humour affettuoso. La regia è semplice ma puntuale: bravi gli interpreti, in parte professionisti in parte 'presi dalla strada'." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 10 giugno 2005)